di Manuel Costa

Alla vigilia della chiusura dell’offerta pubblica e del collocamento istituzionale di azioni Fineco, prevista per oggi, la forchetta di prezzo indicativa dell’ipo della banca diretta multicanale del gruppo Unicredit sarebbe stata ristretta a 3,7-4 euro rispetto all’intervallo fissato inizialmente a 3,5-4,4 euro. È quanto hanno riportato alcune fonti vicine al collocamento. «In questo intervallo l’offerta è coperta», ha spiegato una delle due fonti interpellate.

Secondo quanto appreso martedì scorso, prima della restrizione della forchetta e quindi sulla base del range originario, l’opv risultava coperta per più volte sia nella parte istituzionale sia in quella retail. In base a questo nuovo intervallo di prezzo Unicredit, che nell’operazione venderà 181,9 milioni di azioni (pari al 30% del capitale), potrebbe incassare una cifra compresa tra 673 e 727,6 milioni di euro. L’operazione, che oggi vedrà la conclusione del periodo di offerta iniziato lo scorso 16 giugno, ha come global coordinator Ubs Investment Bank e UnicreditCorporate & Investment Banking, mentre Mediobanca oltre a essere lo sponsor dell’ipo è anche, assieme agli altri due istituti, joint bookrunner del collocamento. Gli occhi in queste ore sono puntati sul titolo Cerved, che martedì ha esordito in borsa perdendo l’1,69% rispetto al prezzo di collocamento (pari a 5,1 euro) e ieri, pur in una seduta contrassegnata dal segno meno, è riuscito a recuperare i 5 euro nelle fasi finali delle contrattazioni, chiudendo dunque invariato. Tuttavia, secondo un gestore contattato da MF-DowJones, per l’offerta di titoli Fineco «la percezione per ora è che ci sia un interesse molto forte» da parte degli investitori istituzionali, anche perché la banca dovrebbe seguire una politica dei dividendi importante. Durante la conferenza stampa di presentazione dell’ipo, l’amministratore delegato di Fineco, Alessandro Foti, aveva reso noto che sarà intenzione della neo-quotata distribuire dividendi «generosi». Il manager, comunque, non era andato oltre tale impegno generico non fornendo informazioni sulla consistenza delle cedole destinate agli azionisti Fineco. Riferendosi poi alla strategia di espansione del gruppo, Foti aveva affermato che la strategia di crescita sarà focalizzata in particolare sui servizi per l’investimento. Il manager ha anche spiegato che per questo motivo in fase di collocamento delle azioni sul mercato non è stato necessario procedere con l’emissione di nuovi titoli. (riproduzione riservata)