Secondo la 12° edizione dello studio sul Cybercrime negli Stati Uniti, gli hacker stanno guadagnando terreno e i rischi tecnologici sempre più un’area di criticità per le imprese.

La ricerca realizzata dalla società di consulenza PwC attraverso una serie di interviste che ha coinvolto oltre 500 dirigenti di azienda americani. Circa ¾ del campione ha detto di aver subito almeno una violazione del sistema di sicurezza aziendale nel corso del 2013, mentre il numero medio dei tentativi di violazione è stato di 135 per azienda.

Nonostante gli investimenti in tecnologie per la sicurezza dei sistemi informatici, gli hacker continuano a trovare il modo di violare anche i sistemi di sicurezza più sofisticati e riescono a rubare informazioni riservate che poi possono monetizzare.

Per combattere il fenomeno le imprese e lo stesso governo statunitense dovrebbero adottare un approccio radicalmente diverso al tema della sicurezza informatica che deve andare oltre i software antivirus e coinvolgere i dipendenti in un approfondito programma di formazione, oltre alla introduzione di processi più rigidi. Secondo la ricerca, i metodi di attacco maggiormente utilizzati dai pirati informatici sono: malware, phishing, interruzione di rete e spyware. Il 28% del campione ha affermato che gli hackers responsabili degli attacchi si sono rivelati dipendenti o ex dipendenti dell’azienda o fornitori esterni.