Alla vigilia del recepimento in Italia della direttiva Ue Aifmd sui gestori di fondi alternativi, è stato presentato ieri a Milano il libro Private Equity and Venture Capital, regulation and good practice, edito da Risk Books, che, sotto la regia del direttore generale di Aifi, Anna Gervasoni, riunisce i contributi di 35 associati Aifi tra studi legali, fiscali, società di consulenza e di revisione, per fare il punto sullo stato dell’arte del settore, in vista dei grandi cambiamenti che saranno portati dall’applicazione della nuova normativa.

A questo proposito, si ricorda che lo scorso 10 giugno si è chiuso il termine per proporre commenti alla bozza di decreto del ministero del Tesoro, posta in consultazione pubblica, con il quale saranno determinati i criteri generali cui devono uniformarsi gli organismi di investimento collettivo del risparmio italiani in linea con quanto stabilito dalla direttiva Ue.

Sul sito del Tesoro sono disponibili tutti i commenti pervenuti da associazioni e addetti ai lavori, compreso quello di Aifi. Come indicato oggi da BeBeez, il sito internet di news sul settore promosso da Aifi e di cui MF-Milano Finanza è media partner, l’associazione italiana che rappresenta i private equity e i venture capital chiede, tra l’altro, che il ministero abbassi da 500 mila a 100 mila euro il «ticket» di investimento di ingresso nei fondi previsto dal regolamento.