Altra ispezione, altro sequestro. Ieri i militari della Guardia di Finanza di Genova hanno posto sotto sigillo un nuovo tesoretto riferibile all’ex presidente di Carige, Giovanni Berneschi. Si tratta di una somma di 5,3 milioni, congelata dalle Fiamme gialle nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura e motivata con le ipotesi di reato di riciclaggio e di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante della transnazionalità. L’operazione compiuta ieri, ha portato il nucleo di polizia tributaria a mettere le mani su conti correnti (aperti e conservati sia in banca sia nel Centro Fiduciario) e titoli appartenenti a quattro soggetti a cominciare da Berneschi. I movimenti avvenuti in Centro Fiduciario, il cui cda è decaduto nei giorni scorsi dopo le dimissioni della maggioranza dei consiglieri, sono sempre più al centro delle attenzioni della Procura genovese. Nell’ispezione terminata a metà gennaio 2014 l’unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia dedica ampio spazio ai mandati conferiti alla fiduciaria dai componenti della famiglia Berneschi, rilevando l’importante funzione «gestoria» svolta a più riprese dall’ex banchiere sui movimenti avvenuti.