In ballo ci sono immobili a uso terziario a Roma, ma anche abitazioni a Milano e negozi sparsi in primarie città come Siena e Padova. L’obiettivo è riqualificare questo patrimonio immobiliare per migliorarne la qualità e il rendimento e il fondo pensione della Banca Nazionale del Lavoro ha deciso di dare avvio alla selezione di una società di gestione per costituire un fondo, nel quale far confluire il patrimonio che in bilancio vale circa 200 milioni. Una strada sulla quale, in verità, si era già riflettuto, con il progetto studiato insieme a EstCapital Sgr (finita tra l’altro in amministrazione straordinaria), che prevedeva il conferimento del portafoglio immobiliare del fondo Bnl in uno specifico strumento, condizionandone l’avvio all’ingresso di altri soggetti operanti nel settore previdenziale. Poi però ci si è messa la crisi del settore immobiliare, ma al fondo pensione della Bnl con lungimiranza non si sono arresi e il consiglio di amministrazione ha deciso di rivedere la strategia e di avviare una soluzione inizialmente stand alone. Insomma si parte da soli ma pronti ad aggregare altri operatori del settore previdenziale che si faranno avanti nei prossimi mesi. La gara per la selezione della società di gestione dovrebbe partire presto, e intanto sono stati chiamati consulenti di primo piano per dare avvio alle operazioni e fare decollare il progetto con successo. Si tratta dello studio legale internazionale Hogan Lovells, della società per la gestione del rischio Mangusta Risk e del professore Claudio Cacciamani dell’Università di Parma. Intanto Il direttore generale di Bnp Paribas, gruppo che controlla Bnl, Georges Chodron de Courcel, lascerà il suo incarico alla fine di giugno, prima della sua uscita dal gruppo prevista il prossimo 30 settembre. Uscita che sarebbe parte del patteggiamento con gli Usa dopo che la banca francese è stata accusata dalle autorità americane di avere violato per anni sanzioni in Paesi come Iran, Sudan e Cuba.