di Anna Messia

Nuovo rinvio per il rinnovo del vertice di Poste Vita. Ieri l’assemblea della controllata di punta di Poste Italiane si è regolarmente riunita, ma ne è uscito un nulla di fatto sul punto più importante all’ordine del giorno della riunione, ossia la nomina dell’amministratore delegato e del nuovo consiglio di amministrazione della compagnia di assicurazione, visto che il board attuale è arrivato a scadenza a maggio con l’approvazione del bilancio 2013.

La designazione del nuovo cda e dell’ad dell’assicurazione rappresenta una delle decisioni più importanti per il nuovo amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio. I servizi assicurativi pesano infatti più della metà sui ricavi complessivi del gruppo (13,2 su 22,8 miliardi del 2013) e la poltrona di amministratore delegato della compagnia assume ancora più rilevanza se si considera che Poste ha già aperto i cantieri per collocare sul mercato il 40% del capitale, possibilmente entro l’anno, detenuto oggi al 100% dal ministero dell’Economia.

Come si spiega allora l’ennesimo rinvio sulle nomine? Fonti vicine al dossier sostengono che le ragioni sarebbe esclusivamente di carattere tecnico, in attesa di un passaggio al ministero dell’Economia. Lo scenario più probabile sarebbe infatti ancora oggi quello di una conferma dell’attuale amministratore delegato della compagnia Maria Bianca Farina, che in questi anni ha operato bene portando la compagnia ai vertici del mercato in termini di premi raccolti. Per lei sarebbe il terzo mandato, l’ultimo in attesa di lasciare l’incarico ad un successore che potrebbe in breve tempo essere individuato per affiancarla come direttore generale, una figura oggi assente. La conferma di Farina rappresenterebbe inoltre un segnale di continuità per il gruppo, che potrebbe così evitare di stravolgere tutta la prima linea proprio alla vigilia del processo di privatizzazione. Ma allo stesso tempo c’è chi fa notare che Caio non ha certo avuto timore, poche settimane dopo il suo arrivo, di cambiare pedine fondamentali, provocando reazione allarmata dei sindacati. Un rimescolamento anche al vertice di Poste Vita non sarebbe quindi una sorpresa. L’assemblea intanto sarà riconvocata per luglio, ma la data esatta deve ancora essere decisa. (riproduzione riservata)