Superano gli 89 mln di euro gli indennizzi che la Eternit dovrà versare a titolo di risarcimento provvisionale alle parti civili del maxi processo di appello. Tra di esse figurano 932 persone fisiche, malati o familiari delle vittime dell’asbesto nei comuni sede degli stabilimenti italiani. È quanto si ricava dal dispositivo della sentenza d’appello sul processo Eternit emessa ieri dal tribunale di Torino. Un dispositivo lungo 50 pagine, letto in aula dal presidente Alberto Oggè. A pagare le somme dovranno essere l’imputato, Stephan Schmidheiny, e i responsabili civili, le società Anova Holding, Becon e Amindus. Alle parti civili fisiche è stato riconosciuto un risarcimento di 30 mila euro a testa, al comune di Casale Monferrato 30,9 mln, alla regione Piemonte 20 mln.