di Gianluca Zapponini

Un altro record. Per il sistema bancario italiano il fardello dei crediti in sofferenza si fa sempre più pesante. Lo dice ancora una volta l’Abi nel consueto Bollettino sulla situazione degli istituti associati. Ad aprile lo stock lordo di sofferenze ha raggiunto la ragguardevole quota di 133 miliardi di euro, in aumento di 3 miliardi sul mese precedente e di 24,3 miliardi rispetto ad aprile 2012 (+22,3%).

La cavalcata sta mettendo a dura prova i bilanci delle banche, sempre più in difficoltà nel recuperare i fondi prestati. Se si guarda il valore di realizzo (al netto delle svalutazioni), le sofferenze ammontano a 66,4 miliardi, in aumento del 33% su base annua. Il peso sugli impieghi, spiega ancora l’Associazione bancaria, risulta del 6,8% ad aprile 2013 (era il 5,5% un anno prima), valore che tocca il 12,5% per i piccoli operatori economici (10,4% ad aprile 2012), il 10,6% per le imprese (8,1% nel 2012) e il 5,9% per le famiglie (5% ad aprile 2012). In conclusione, negli ultimi quattro anni le sofferenze sono quasi triplicate, da 41 a 120 miliardi.

Brutte notizie anche dal fronte dei prestiti alle imprese, il cui calo è proseguito pure nel mese di aprile, con una variazione annua negativa del 3,7%, contro il -2,8% del mese precedente. Nel dettaglio, fa sapere l’associazione guidata da Antonio Patuelli, i finanziamenti concessi a famiglie e società non finanziarie hanno registrato a fine maggio una frenata del 3,1%, stesso valore di aprile. Per quanto riguarda i mutui, invece, Palazzo Altieri segnala una variazione annua negativa dello 0,8%, stesso valore del mese precedente. Accelera, al contrario, la raccolta, che registra un aumento annuo dell’1,6% (da +1,2% di fine aprile 2013). Più in particolare, la raccolta bancaria da clientela residente è risultata pari a 1.745,1 miliardi di euro. Nel corso dell’ultimo anno lo stock della raccolta è aumentata di quasi 27 miliardi. Passando ai tassi di interesse applicati sui mutui per l’acquisto di un’abitazione, a maggio si sono attestati al 3,6%, in lieve calo su aprile (3,7%). Si è ridotto di poco anche il tasso applicato ai prestiti a famiglie e società non finanziarie (dal 3,78 al 3,75%). (riproduzione riservata)