L’Unione europea ha posto in pubblica consultazione fino al 19 luglio un documento sulla previdenza integrativa su base individuale, ovvero il cosiddetto terzo pilastro (il primo è rappresentato dalla previdenza pubblica, il secondo è quello dei fondi pensione delle varie professioni). L’obiettivo è, come affermato nel Libro bianco Ue delle pensioni, migliorare la qualità dei prodotti di risparmio per le pensioni individuali migliorando l’informazione e la protezione dei consumatori. Va rammentato che le linee guida che la Commissione europea pone sono quelle di assicurare la sostenibilità finanziaria dei sistemi pensionistici e garantire l’adeguatezza delle future prestazioni previdenziali. Viene poi anche ribadito il ruolo chiave, anche a livello europeo, di un sistema previdenziale multipilastro sottolineando come il risparmio destinato alle pensioni complementari deve svolgere un ruolo di maggior rilievo nel garantire la futura copertura delle pensioni. La combinazione previdenza obbligatoria/previdenza complementare consente di diversificare il rischio previdenziale in maniera tale da consentire a tutti gli individui, al termine dell’attività lavorativa, mezzi adeguati ai bisogni. Nella fattispecie italiana il sistema pubblico è infatti finanziato a ripartizione ed eroga le prestazioni secondo il regime della contribuzione definita. Il montante accumulato è rivalutato in base alla media mobile quinquennale del tasso di crescita del prodotto interno lordo e, al momento del pensionamento, viene convertito in una rendita vitalizia il cui ammontare dipende dall’evoluzione della longevità. A questi si aggiungono rischi di natura politica connessi a mutamenti inattesi delle regole di funzionamento del sistema. Tornando alla cornice comunitaria, la Commissione raccomanda, per fare in modo che il sistema multipilastro sia efficiente, che gli Stati membri affrontino i problemi legati alla redditività, alla sicurezza e alla più equa accessibilità della previdenza complementare. L’intento ora della consultazione è quello di migliorare i livelli di efficienza e trasparenza dei prodotti di previdenza integrativa individuale elevando i livelli di efficienza e sicurezza a beneficio dei consumatori. Viene anche analizzata la struttura del mercato della previdenza individuale nei diversi Stati europei, evidenziando che in Paesi come Francia, Germania, Regno Unito e Italia questa sia appannaggio preponderante delle compagnie di assicurazione. (riproduzione riservata)