di Mattia Franzini

Il numero degli italiani con un patrimonio investibile di almeno 1 milione di dollari è aumentato nel 2012 rispetto all’anno precedente. I super-ricchi sono passati da 168.300 del 2011 a 175.800, registrando una crescita 4,5% dopo tre anni consecutivi in calo. In parallelo è aumentata anche la ricchezza complessiva di questi paperoni, che nel 2012 si è attestata intorno a 336 miliardi di dollari. I dati emergono dal World Wealth Report 2013 realizzato da Capgemini e Rbc Wealth Management. Nella classifica per Paese l’Italia si è piazzata al decimo posto, anche se la crescita dei suoi milionari risulta inferiore sia alla media globale sia a quella europea. A livello mondiale i super-ricchi si sono concentrati più sul mantenimento della loro ricchezza (33%) che sull’accrescimento (26%). Quasi un terzo del patrimonio è stato mantenuto nel 2012 tra contanti e depositi, con i mercati azionari che hanno assorbito più denaro in Nord America (37%) rispetto ad America Latina e Asia-Pacifico dove si è optato per gli immobili (rispettivamente il 30% e il 25%). In Italia i milionari hanno suddiviso i propri patrimoni tra immobili (29%) e investimenti a reddito fisso (22,1%). Tra gli interessi dei super ricchi, sempre più strategica l’arte, che catalizza il 17% degli investimenti alternativi, ma si piazza comunque dietro al 32% di gioielli, pietre preziose e orologi e al 19% dei automobili, imbarcazioni e vari oggetti di lusso da collezione. In sofferenza i vini (-8,9% l’indice), mentre solo l’8% dei paperoni ha scelto di investire nello sport.

Il trend di crescita vale anche a livello mondiale, con la ricchezza dei paperoni aumentata del 10% grazie alla ripresa globale dei mercati azionari e immobiliari che ha portato il patrimonio complessivo del 2012 al livello record di 46.200 miliardi di dollari. I paperoni a livello globale sono 12 milioni, un milione in più rispetto al 2011. Dopo il sorpasso dell’Asia nel 2011, il Nord America è tornato in vetta alla classifica, con 3,73 milioni di ricchi (per complessivi 12.700 miliardi di dollari). In deciso aumento anche gli ultra ricchi (chi vanta un patrimonio di oltre 30 milioni di dollari senza contare residenze private, oggetti da collezione e altri beni durevoli) che hanno registrato un incremento dell’11% sia in numero che in ricchezza, recuperando parte del terreno perso l’anno precedente. La crescita della ricchezza ha coinvolto tutte le regioni a eccezione dell’America Latina, che ha vacillato a causa del rallentamento del pil (dopo avere guidato la classifica nel 2011). In aumento anche l’Europa (ma sotto la media globale) e Medio Oriente, anche se a fare la parte del leone nel 2012 è stato l’Est, con 3,68 milioni di ricchi dell’area Asia-Pacifico che hanno accumulato 12 mila miliardi di dollari. Nei prossimi tre anni si prevede un aumento a livello globale della ricchezza dei paperoni di circa il 6,5% annuo (contro il +2,6% registrato dopo la crisi del 2008) con l’Oriente che galopperà a tassi decisamente superiori (circa il 9,8% l’anno). (riproduzione riservata)