La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo trimestre 2013 ammonta a 28.495,4 milioni di euro, con un incremento del 9,9% rispetto al corrispondente periodo del 2012, secondo le ultime statistiche dell’IVASS, che riportiamo integralmente in allegato.

Tale dato mostra un’inversione di tendenza nella dinamica della raccolta premi, in quanto l’ultima rilevazione che aveva manifestato una crescita risale al IV trimestre 2010 e riguardava il volume di premi realizzato nel 2010 (massimo storico) confrontato con quello del 2009.

In particolare, lo sviluppo della raccolta è da imputare ai rami vita i cui premi, pari a 20.297,4 milioni di euro, mostrano una incremento del 17,7%, con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 71,2% (66,5% nello stesso periodo del 2012); invece, il portafoglio danni, che totalizza 8.198 milioni di euro, si riduce del 5,6%, con un’incidenza del 28,8% sul portafoglio globale (33,5% nell’analogo periodo del 2012).

Si precisa che le suindicate variazioni sono influenzate dall’uscita dal portafoglio diretto italiano di tre imprese nazionali, i cui portafogli sono stati totalmente assegnati nel corso dell’ultimo trimestre del 2012 a tre Rappresentanze in Italia di imprese con sede legale in altro Stato S.E.E. Le medesime variazioni calcolate a perimetro di imprese omogeneo (ossia escludendo anche dai dati relativi al primo trimestre del 2012 la raccolta premi delle suddette tre imprese), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E., una crescita della raccolta complessiva (vita e danni) e dei rami vita

pari, rispettivamente, al 10,2% e al 17,8%, mentre per i rami danni si osserverebbe una riduzione del 4,9%.

I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami vita dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati nell’Allegato – Tav. 1. Nello specifico, il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana), con 14.957,7 milioni di euro, mostra un incremento del 14,9% rispetto al primo trimestre 2012; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con 4.183,2 milioni di euro, cresce del 36,1% rispetto all’analogo trimestre del 2012; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 768,7 milioni di euro, con un incremento dell’11,2%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per il 73,7%, per il 20,6% e per il 3,8% (rispettivamente il 75,5%, il 17,8% e il 4% nello stesso

periodo del 2012).

 Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 348 milioni di euro, con un decremento del 19,3% rispetto al primo trimestre 2012) rappresentano l’1,7% del portafoglio vita (2,5% nel primo trimestre 2012). La raccolta relativa alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 16 milioni di euro) e alle assicurazioni complementari (23,8 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita (come nell’analogo trimestre 2012).

Con riferimento ai patrimoni gestiti dalle imprese di assicurazione per i fondi pensione, illustrati nel seguente prospetto, essi sono pari, nel complesso, a 11.637 milioni di euro, con 3 un incremento del 6,8% rispetto alla situazione risultante al 31 marzo 2012. Alla fine del primo trimestre 2013 il patrimonio complessivo gestito relativo ai fondi pensione è così ripartito: fondi pensione aperti (4.978,8 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.628,2 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (3.030,1 milioni di euro).

Da evidenziare che il calo, rispetto alla fine del 2012, dei patrimoni gestiti per i fondi negoziali è da imputare alla scadenza del mandato di gestione di un’impresa assicurativa che ha riguardato linee di investimento di fondi di cospicua entità.

 Dalla ripartizione per canale distributivo della raccolta premi (Allegato – Tav. 2), sintetizzata nel seguente prospetto, si rileva che gli sportelli bancari e postali intermediano il 57,1% del portafoglio vita (in forte crescita rispetto al 50,5% del primo trimestre 2012). Seguono i promotori finanziari (19,5%, in calo di quasi quattro punti percentuali rispetto al 23,4% dell’analogo periodo del 2012), le agenzie con mandato (12,5%, in calo di due punti percentuali rispetto al 14,5% nel primo trimestre del 2012), le agenzie in economia e gerenze (9,6% rispetto al 10,2% nel corrispondente periodo del 2012), i brokers (1,1% rispetto all’1,2% del 2012) e le altre forme di vendita diretta (0,2%, in confronto allo 0,3% del 2012). La nuova produzione emessa (Allegato – Tav. 3) si attesta a 13.282,8 milioni di euro, in crescita del 18% rispetto al primo trimestre 2012 (+18,2% a termini omogenei).

In particolare, per quanto riguarda l’andamento della nuova produzione dei principali rami, si osserva che il ramo I, con 9.372,4 milioni di euro, mostra un incremento dell’11,4% rispetto al primo trimestre 2012; il ramo III, con 3.320,9 milioni di euro, si incrementa del 45% rispetto all’analogo periodo del 2012; la nuova produzione del ramo V ammonta a 415,6 milioni di euro, con un incremento del 27,6%. Tali rami incidono sul totale della nuova produzione vita rispettivamente per il 70,6%, per il 25% e per il 3,1% (rispettivamente il 74,7%, il 20,4% e il 2,9% nel primo trimestre 2012). Per quanto riguarda i restanti rami, la nuova produzione di ramo VI (166,8 milioni di euro), IV (5 milioni di euro) e delle assicurazioni complementari (2,1 milioni di euro) rappresenta nel complesso il 2% del totale rami vita (come nel primo trimestre 2012).

I dati relativi alla raccolta realizzata nei rami danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. sono riportati in modo dettagliato nell’Allegato – Tav. 4.

 Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi,  lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 4.167,5 milioni di euro, presentando un decremento del 6,2% rispetto al primo trimestre 2012, con un’incidenza del 50,8% sul totale rami danni (51,2% nel primo trimestre 2012) e del 14,6% sulla raccolta complessiva (17,2% nel primo trimestre 2012).

 Per quanto riguarda gli altri rami, quelli con produzione più elevata, e quindi con maggiore quota sul totale, sono: Infortuni con l’8,6% (8,3% nel primo trimestre 2012), R.C. generale con il 7,7% (7,4% nell’analogo trimestre 2012), Corpi di veicoli terrestri con il 7,6% (7,8% nello stesso periodo del 2012), Malattia con il 6,6% (6,8%), Altri danni ai beni con il 6,4% (6,2%), Incendio ed elementi naturali con il 5,7% (5,5%). Da ultimo si segnala il calo dell’incidenza del ramo credito, già in atto dal 2011, da ascrivere principalmente a operazioni di trasferimento di portafoglio a favore di Rappresentanze in Italia di imprese con sede legale

in altri Stati dello S.E.E.. Tali operazioni hanno interessato, in misura significativa, anche i rami Cauzione e Tutela legale.

L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della raccolta attraverso le agenzie con mandato, che collocano l’81,6% del portafoglio danni (81,5% nel primo trimestre 2012) e l’87,2% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (87,5% nel corrispondente trimestre 2012). Da segnalare, infine, la lieve ma continua crescita della quota intermediata dalle altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (6,1% rispetto al 4,6% nel primo trimestre 2012), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (8,6% rispetto all’8% nell’analogo periodo del 2012).