La divisione assicurativa di  Goldman Sachs Asset Management (GSAM) ha realizzato un sondaggio sul settore assicurativo che ha coinvolto 252 manager assicurativi (CIO e CFO) in rappresentanza di oltre $ 6.000 miliardi di asset assicurativi. 

Dopo un 2012 impegnativo , caratterizzato dalla combinazione tra incertezza economica e bassi tassi d’interesse,  per il comparto assicurativo aumenta l’ottimismo sulle opportunità d’investimento e molti sono più inclini ad elevare il rischio di portafoglio.

 Dallo studio emerge che è in crescita  il numero di CIO assicurativi convinti che stiano migliorando le opportunità d’investimento: rispetto al  24% del 2012 oggi il 31% è a riguardo ottimista.

Permangono le preoccupazioni sulla crisi del debito in Europa: quest’anno i CIO mostrano maggiore preoccupazione per l’impatto dalle politiche monetarie espansive (per il 23%), per la volatilità del mercato creditizio e azionario (18%) e per un aumento dell’inflazione (14%).

I Cio sono sempre più preoccupati del possibile aumento dei tassi d’interesse (31% contro il 16% del 2012) e più della metà degli intervistati ritiene che I tassi aumenteranno significativamente nei prossimi due tre anni.

L’inflazione è considerata un rischio a medio termine, mentre le preoccupazioni sulla deflazione arretrano rispetto all’anno scorso.

Gli assicurativi intendono aumentare l’allocazione su mutui bancari (43%), sull’azionario US (38%) e sul settore immobiliare (37%) e intendono ridurre l’esposizione in titoli di stato ed emissioni governative(42%) liquidità e strumenti e breve termine (37%).

Più del 90% dei CFO intervistati ritiene che a livello globale, il settore assicurativo sia adeguatamente capitalizzato o capitalizzato in eccesso, mentre
il 44% dei CFO in America che ritiene che il settore sia over-capitalized.

Visioni contrastanti invece tra I CFO in merito alla migliore destinazione del capitale in eccesso. Il 25% dei CFO ha fatto riferimento alla crescita organica, il 22% al rafforzamento del capital mentre il 25% ritiene che la migliore destinazione sia la distribuzione dei dividendi agli azionisti.