Un intervento del Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari Giampaolo Crenca al Convegno ENPAM su Mercato del Lavoro e Previdenza, svoltosi a Roma,  ha riportato al centro del dibattito tecnico e politico la necessità di individuare per l’Italia un nuovo welfare, allargato ed integrato, finalizzato ad individuare una serie di parametri attraverso i quali definire uno stato di sufficienza per ciascun cittadino nelle quattro componenti fondamentali: Lavoro, Pensioni, Sanità, Assistenza.

La creazione di  un osservatorio sul lavoro da parte dell’ENPAM che garantisca anche agli attuari informazioni utili per la predisposizione dei bilanci tecnici e per l’applicazione di adeguate tecniche di ALM (Asset Liability Management) ha messo in evidenza la forte correlazione esistente tra il mondo del lavoro e quello della previdenza: riaprendo  il grande tema del welfare, perché a loro volta lavoro e previdenza sono fortemente legati sia alla sanità che all’assistenza.

In questo scenario che gli attuari hanno già definito di “tempesta perfetta” è necessario rispondere al più presto con una profonda riforma del welfare. Secondo gli Attuari è paradossale che proprio l’Italia, che registra una popolazione tra le più longeve al mondo, non abbia ancora affrontato con decisione tale problema. Le soluzioni possono essere molteplici e le stesse Casse previdenziali professionali nonché tutto il mondo dei Fondi Pensione e dei Fondi Sanitari integrativi dovrebbero esserne parte attiva.

In tal senso il Presidente Crenca ha ribadito: “Su tali temi abbiamo già scritto al Ministro del Lavoro Prof. Giovannini chiedendo l’apertura di un tavolo allargato. Gli attuari sono pronti da subito a dare il loro contributo”.