«Stimiamo che le perdite annue legate alla frode siano tra gli 8 e i 12 mld di euro per le compagnie danni europee», ha dichiarato Jean-François Gasc, direttore dell’attività di consulenza in management di Accenture nel settore assicurativo.

Tali cifre emergono da uno studio condotto presso 44 responsabili dei servizi sinistri. Il 71% di essi constata un aumento significativo del numero delle frodi negli ultimi tre anni di circa il 10%.

L’indagine rivela che il 39% delle persone interrogate considera che tra il 5 e il 10% circa degli indennizzi versati dalle proprie compagnie negli ultimi dodici mesi sia di natura fraudolenta, anche se non sono stati identificati come tali in mancanza di strumenti idonei alla detenzione della frode.

«Le compagnie europee potrebbero risparmiare diversi miliardi di euro ogni anno se disponessero di strumenti di detenzione della frode adeguati – prosegue Jean-François Gasc. – invece sono ancora molte le compagnie che utilizzano tecnologie obsolete e strumenti di analisi superati che impediscono loro di combattere efficacemente il fenomeno».

Il 55 % degli intervistati indica che il loro sistema di base di gestione dei sinistri ha più di 10 anni e il 40% dichiara di utilizzare almeno cinque applicazioni differenti per trattare i sinistri.

Ancora peggio, la metà stima che il proprio sistema di gestione dei sinistri non sia in grado di raccogliere ed analizzare il crescente volume di informazioni disponibili – dati sulla clientela ottenuti tramite la rete o da strumenti telematici – che aiuterebbero ad affinare e a migliorare la gestione degli stessi.

Il 76% dei responsabili sinistri tuttavia sta considerando di ricorrere a tecniche evolute per la detenzione della frode, come strumenti di modellazione predittiva che permettono di analizzare retrospettivamente i casi di frode al fine di identificare i segnali precursori. Segue un “miglior appoggio del servizio informatico (67%) e “una raccolta di dati più efficace) (61%).

Le compagnie prevedono che nel corso dei prossimi tre anni il 23% delle notifiche iniziali di sinistro si faranno in forma elettronica attraverso un portale esterno dedicato al cliente, contro l’11% attuale.

Infine tutti prevedono di ottimizzare le funzioni di gestione dei sinistri nei prossimi tre anni e un terzo degli intervistati si dice pronto a operare anche una trasformazione radicale del proprio modello operativo.