Alla fine del 2012 le iscrizioni alle forme pensionistiche complementari sono aumentate del 5,3% ad un totale di 5 milioni 800 mila adesioni, concentrate soprattutto nei piani individuali pensionistici (PIP).

Sono i dati forniti da Covip nella relazione annuale, la cui presentazione pubblica è stata rinviata in attesa della integrazione dell’organo collegiale.

I dati pubblicati nella Relazione annuale della COVIP evidenziano che il sistema della previdenza complementare, pur mantenendosi su un sentiero di crescita moderata, si conferma complessivamente solido. In termini di risorse accumulate, alla fine del 2012 sono stati superati 104 miliardi di euro, che rappresentano il 6,7% del prodotto interno lordo: un risultato di rispetto tenuto conto delle turbolenze che negli ultimi anni hanno investito i mercati finanziari.

risultati di gestione delle forme pensionistiche complementari sono stati in media tra l’8 e il 9%, di molto superiori al tasso di rivalutazione del TFR che, in flessione rispetto all’anno precedente, si è attestato al 2,9%.

Le iscrizioni alle forme pensionistiche complementari sono aumentate del 5,3%portando il totale delle adesioni oltre quota 5 milioni
800 mila
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Il sistema della previdenza complementare è ben strutturato e ben regolato; sotto il profilo ordina- mentale viene considerato all’avanguardia a livello europeo; ha retto bene alle dure crisi finanziarie dell’ultimo periodo e ha ottenuto risultati di rilievo non appena le condizioni congiunturali sono leggermente migliorate. L’ordinamento della previdenza complementare potrebbe quindi rappresentare un punto di riferimento per la costruzione di un sistema di welfare allargato, anche nella sanità integrativa, che integri con risorse private le prevalenti tutele offerte dal sistema pubblico.

Quanto al rapporto tra fondi pensione e aderenti, l’entrata a regime della procedura di segnalazione dei reclami ricevuti dai fondi ha consentito alla Commissione di avere a disposizione un campo di informazioni assai rilevante. Nel complesso, risultano pervenuti ai fondi 3.500 reclami, con un’incidenza media sul numero di iscritti a fine anno pari allo 0,7 per mille. Circa il 38 per cento dei reclami è stato accolto. Si confermano aree “critiche” quelle relative ai trasferimenti, ai riscatti e alle anticipazioni.

Con riguardo alla vigilanza sugli investimenti delle risorse finanziarie e sul patrimonio degli enti previdenziali privati di base, nel corso dell’anno, la COVIP ha proceduto ad acquisire tutte le informazioni utili sulla composizione dei portafogli delle Casse professionali e sui relativi processi gestionali. Le informazioni ricevute consentiranno alla COVIP di fornire il previsto riscontro ai Ministeri del lavoro e dell’economia. Nel corso dell’anno, a seguito di segnalazioni trasmesse alla Commissione, ovvero in risposta a specifiche richieste dei Ministeri di riferimento, sono stati attivati alcuni accertamenti su situazioni con possibili profili di criticità.

I rendimenti

Nel 2012, tutte le tipologie di forme pensionistiche complementari hanno registrato in media rendimenti compresi fra l’8 e il 9%, beneficiando dell’andamento positivo dei mercati finanziari: il risultato è stato dell’8,2% per i fondi negoziali, dell’8,9% per i prodotti PIP unit linked di ramo III e del 9,1% per i fondi aperti. Le gestioni separate di ramo I dei PIP hanno guadagnato il 3,8 %.

Le linee di investimento hanno avuto rendimenti diversificati in relazione al rischio assunto. I comparti azionari e bilanciati hanno reso rispettivamente: 11,4% e 9,2%nei fondi negoziali; 10,8% e 10% nei fondi aperti; 10,8 e 7,4% nelle stesse linee dei PIP.

Nelle forme pensionistiche con prevalenza di investimenti obbligazionari le relative linee hanno reso rispettivamente: 8,1% per i comparti obbligazionari misti e 3% per quelli puri, nei fondi pensione negoziali8% e 6,4%, rispettivamente, nei fondi pensione aperti. I comparti obbligazionari dei PIP hanno fatto registrare rendimenti pari al 5,3%.
I comparti garantiti hanno reso il 7,7% nei fondi pensione negoziali e il 6,6% nei fondi pensione aperti. Le gestioni separate dei PIP, nelle quali le attività sono contabilizzate al costo storico con evidenza delle eventuali plusvalenze e minusvalenze soltanto al momento dell’effettivo realizzo, hanno realizzato il 3,8%.

L’andamento delle adesioni

Alla fine del 2012 i lavoratori iscritti alla previdenza complementare sono oltre 5 milioni 800 mila: l’incremento delle iscrizioni è stato pari al 5,3%, concentrato soprattutto nei piani individuali pensionistici (PIP).

A fronte di 442.000 nuove adesioni sono usciti dal sistema circa 150.000 iscritti prevalentemente per riscatti e prestazioni pensionistiche in conto capitale.

Le anticipazioni hanno interessato oltre 90.000 aderenti, con un notevole incremento rispetto all’anno precedente. Resta prevalente il ricorso alle anticipazioni per esigenze diverse da quelle per spese sanitarie e acquisto o ristrutturazione della casa

Il tasso di adesione complessivo dei lavoratori dipendenti pubblici e privati e di quelli autonomi è del 25,5%, un quarto del totale degli occupati.

Preoccupa l’elevato tasso di sospensione dei versamenti ai fondi pensione: si tratta di 1.200.000 iscritti, 100.000 in più rispetto all’anno precedente.

A sei anni dall’avvio della riforma, l’incremento della partecipazione al sistema della previdenza complementare, sebbene significativo, risulta ancora inferiore alle aspettative.

Dal 2007 le adesioni sono aumentate di 2 milioni 700 mila, oltre la metà (circa 1,4 milioni) si è concentrata alla scadenza del primo semestre del 2007, termine entro il quale doveva essere esercitata l’opzione sul conferimento del Trattamento di fine rapporto (TFR).

Dall’avvio della riforma sono state circa 219.000 le adesioni tacite alle forme di previdenza complementare; di queste, 167.000 sono confluite nei fondi pensione negoziali, 11.000 nei fondi pensione preesistenti, poco meno di 5.000 nei fondi pensione aperti e 36.000 in FONDINPS.
Rispetto al totale dei nuovi iscritti dipendenti privati, l’incidenza delle adesioni tacite è stata solo dell’8%.

La Relazione annuale 2012 è pubblicata nel sito istituzionale della COVIP .