Mentre Warren Buffettt, soprannominato l’Oracolo di Omaha, il gran Mogul del capitalismo che “non sbaglia mai” (quasi  come il commissario della Brillantina Linetti interpretato, nei Caroselli d’antan, da Cesare Polacco, decisamente calvo), dichiara di poter considerare l’acquisto di quanto il gruppo Unipol Fonsai deve mettere in vendita per motivi di Antitrust, negli ambienti assicurativi si è scatenata la discussione su che parte eccedente gli uomini di via Stalingrado decidano di alienare.

A chi gli parla di “spezzatino” il direttore generale di Unipol Franco Ellena gira il viso dall’altra parte. E fa lo stesso gesto quando il giornalista gli fa il nome della Milano.

Comunque martedì scorso,11 giugno, presso l’Atahotel Executive di Milano, si sono riuniti in convention due dei Gruppi Agenti che fanno capo alla Milano Assicurazioni. Gruppo Agenti Milano (dalla sigla GAM)e Milano Assicurazioni Gruppo Agenti Professionisti ( MAGAP).

In termini di partecipazione si è trattato di un vero inaspettato boom, vista la presenza di oltre 500 agenti aderenti ai due Gruppi Agenti di riferimento, provenienti da tutta Italia.

In numero tanto inatteso al punto che i gestori dell’ATA Hotel milanese che ha ospitato la convention hanno dovuto fare gli straordinari nel fornire sedie e spazi adeguati.

I lavori si sono aperti con il saluto degli ospiti, che hanno voluto portare personalmente il proprio messaggio di solidarietà e di vicinanza ai colleghi della Milano, mobilitati per le insistenti voci che annunciano una possibile cessione della rete, L’incertezza e se sarà uno “spin off” (comportante anche una valutazione del prezzo del marchio storico della più antica compagnia italiana, fondata nel 1828) oppure qualcosa d’altro.

Sono intervenuti Massimo Congiu, presidente di Unapass Rete ImpresAgenzia, e i presidenti dei Gruppi Agenti che si riferiscono a Fondiaria-Sai: Jean François Mossino (GA SAI) che riveste anche la carica di Presidente della Commissione Agenti Bipar, Nicola Picaro (GAA SAI), Vittorio Giovetti (Gruppo Agenti Fondiaria) e Romolo Faraone (GAFS).

Si è quindi dato il via a un animatissimo confronto fra gli agenti, al termine del quale è stato stilato il documento finale – approvato all’unanimità – che i lettori possono leggere in allegato.

Da notare che, oltre a Unapass, non ci sono stati altre rappresentanze sindacali a presenziare.

Lo Sna, pure invitato (non sappiamo se l’invito fosse esteso a Anapa), non si è fatto vivo.

Senza giustificazioni. Nel tardo pomeriggio il vicepresidente vicario si è scusato via sms, tirando in ballo disguidi e addirittura un mancato recepimento dell’invito.

Demozzi, presidente dello SNA, era stato depistato dal dover partecipare, nello stesso giorno, a un convegno nel salone della Cariplo. Il medesimo convegno cui era presente Congiu, il quale è comunque intervenuto all’ATA Hotel ed ha preso la parola.

I soliti maligni argomentano che Demozzi non sia voluto intervenire per ritorsione. Avrebbe dovuto esprimere solidarietà anche a Giorgia Pellegrini, operante con mandato Milano, che si è recentemente dimessa dalla  giunta SNA per protesta contro la guida monocratica di Demozzi stesso.

In realtà Demozzi – dopo la fiducia reclamata e ottenuta nel corso dell’ultimo congresso nazionale SNA – dicono sia convinto di arrivare a completare il triennio del suo mandato senza avere bisogno di impegnarsi in temerarie acrobazie.