Secondo Confindustria Ancma ciclomotori e moto meritano una commissione permanente, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, in tema di assicurazioni affinché tutti gli attori in grado di dare un effettivo contributo, dall’Ivass all’Ania, alle associazioni dei consumatori, possano lavorare nella stessa direzione.
I costi assicurativi, spiega una nota, rappresentano il principale motivo di non acquisto del veicolo, con conseguenze devastanti per un mercato già messo in ginocchio dalle difficoltà congiunturali. L’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori rivolge un appello al Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, affinché promuova occasioni di confronto istituzionale sul tema che tocca un settore industriale che, nel nostro Paese, ha sempre prodotto ricchezza, soluzioni di mobilità alternativa e occupazione. Trascurare ulteriormente questo aspetto significherebbe togliere all’Italia una fonte di eccellenza e di sostentamento fondamentale.
Secondo l’associazione il dato che meglio esemplifica la gravità della situazione per il settore delle 2 ruote a motore è rappresentato dall’incidenza del costo della polizza rispetto a quello del veicolo venduto: si va dal 36% in una città come Roma fino al 59% a Napoli (valori medi), per assicurare un ciclomotore e dal 25% di Milano fino al 61%, sempre a Napoli, per assicurare un motociclo 125cc. Una situazione che secondo Ancma è insostenibile e comporta il fatto che una percentuale non trascurabile di utenti non si assicura, mettendo a rischio la propria circolazione, ma anche quella degli utenti corretti e in generale dei cittadini che in caso di incidente vedono fuggire i responsabili e aumentare le omissioni di soccorso.