L’Antitrust avvia un’istruttoria su otto compagnie assicurative per verificare intese verticali finalizzate a ostacolare l’esercizio del plurimandato da parte degli agenti assicurativi. Il provvedimento è stato notificato mercoledì scorso a Unipol, Fonsai, Generali Ass., Allianz, Reale Mutua, Cattolica Ass., Axa, Groupama. Le società interessate dal provvedimento rappresentano l’80% della raccolta premi nel ramo danni e nella Rc auto. L’istruttoria dovrà concludersi entro il 30 giugno 2014.
Al centro dell’istruttoria, avviata alla luce di alcune segnalazioni presentate dal Sindacato nazionale agenti (Sna), le clausole contenute nei contratti di agenzia. Secondo l’Antitrust le clausole potrebbero costituire obblighi di non concorrenza, diretti o indiretti, potenzialmente idonei ad imporre di fatto agli agenti di non vendere prodotti assicurativi in concorrenza con quelli oggetto del contratto di agenzia. Si tratta delle disposizioni che richiamano l’esclusiva e richiedono l’informativa agli agenti sulla assunzione di altri mandati, le clausole connesse all’uso di beni mobili e immobili, nonché le disposizioni sul calcolo delle provvigioni connesse alla conservazione del portafoglio clienti e più in generale il richiamo al rischio di revoca.
Secondo l’Autorità’, le disposizioni contenute nei rapporti contrattuali tra le otto imprese e le rispettive reti agenziali potrebbero determinare restrizioni verticali alla concorrenza, ostacolando o addirittura impedendo la diffusione di reti di agenzie in plurimandato: verrebbe così evitato il rischio di un effettivo confronto competitivo tra le compagnie nei mercati assicurativi danni, tra i quali in particolare il mercato RC Auto. Le possibili restrizioni verticali dei contratti di agenzia potrebbero inoltre agevolare comportamenti collusivi tra le imprese interessate dal procedimento.

“Il mercato della rc auto in Italia è un mercato competitivo”, replica da parte sua l’ANIA in una nota a commento dell’avvio dell’istruttoria deciso dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato.
“Le imprese di  assicurazione italiane – osserva l’Ania – rispettano le leggi: le clausole dei contratti di agenzia oggetto dell’istruttoria sono conformi alla natura del rapporto fiduciario che si instaura tra  un’impresa e un agente. Quest’ultimo secondo il Codice Civile è l’intermediario incaricato di sviluppare gli affari dell’impresa mandante. Se la previsione di clausole è di per sé una violazione alla concorrenza, scompariranno i contratti di agenzia e le imprese offriranno i loro prodotti attraverso altri canali”.

Anche Allianz ha commentato il fatto ed ha dichiarato di essere convinta di “aver fatto le cose nella misura giusta verso tutti i portatori di interesse, ossia gli agenti e il mercato”. Così ha detto il numero uno di Allianz in Italia, Carlo Salvatori, interpellato a margine dell’assemblea di Assonime.