Mentre l’ad Carlo Cimbri e il management sono impegnati nel roadshow londinese sul piano di fusione con Fonsai, in Unipol si respira un’aria più serena: la decisione di Consob sull’esenzione dall’Opa su Milano Assicurazioni arriverà a breve, entro la fine della prossima settimana, e probabilmente si tratterà di una decisione favorevole per la compagnia bolognese. Questa la lettura data alle parole del numero uno dell’authority, Giuseppe Vegas, che ieri ha dichiarato: «Faremo tutto il possibile per fare sì che l’aumento di capitale parta quando programmato, se tutto in regola». E perché l’aumento parta in tempo, dev’esserci l’esenzione, perché in caso di offerta obbligatoria sulla Milano, Unipol pretenderebbe di rivedere tutto il piano e quindi anche la tabella di marcia. Tra l’altro, per obbligare la società all’offerta si dovrebbe dimostrare che la Milano è un asset prevalente del gruppo Fonsai. Nel frattempo, Unipol ha pubblicato il testo della lettera con cui si impegna a garantire la manleva agli amministratori e i sindaci in carica dal 2007 al 2011 in Premafin, Fonsai, Milano e rispettive controllate purché non detenessero, direttamente o indirettamente, azioni Premafin alla data del 29 gennaio 2012: in pratica, l’impegno è identico a quello assunto in precedenza (compreso l’impegno a risarcire nel caso in cui l’azione di responsabilità parta comunque) ma non si applicherà alla famiglia Ligresti, visto che Consob aveva preteso l’esclusione della manleva nei loro confronti come condizione per l’esenzione dall’Opa su Fonsai. E intanto proprio ieri si è tenuto il cda di Fonsai, protratto fino in tarda serata, per valutare le azioni di responsabilità verso i precedenti amministratori. Un esito, questo, che molti nelle ultime ore davano ormai per scontato.