di Andrea Di Biase

Nuova tegola sull’operazione di integrazione tra Unipol e Fondiaria-Sai. Il custode giudiziario del 20% di Premafin in portafoglio ai due trust off-shore ha intimato al cda della holding di convocare una nuova assemblea per riesaminare la proposta di aumento di capitale da 400 milioni riservato al gruppo bolognese, propedeutico alla fusione con FonSai. Secondo il custode, Alessandro Della Chà, l’assemblea del 12 giugno scorso «non sarebbe stata posta nelle condizioni di effettuare una comparazione» tra le offerte di ricapitalizzazione della società in quel momento sul tavolo «nella prospettiva della migliore valorizzazione della partecipazione di Premafin in FonSai». E pertanto le delibere adottate potrebbero configurare «profili di invalidità ». Il riferimento esplicito è alla proposta di Sator e Palladio, che tuttavia, a quella data, era già stata modificata, senza prevedere un’operazione sul capitale di Premafin ma solo su quello di Fondiaria-Sai. Nonostante ciò il custode ha chiesto la convocazione urgente dell’assemblea straordinaria della holding con all’ordine del giorno il riesame e l’eventuale revoca della delibera di aumento di capitale assunta nell’assise del 12. Va sottolineato che rispetto ad allora l’azionariato di Premafin è sostanzialmente mutato. Oltre al 20% dei trust in mano al custode, un altro 20% è gestito dai commissari giudiziali di Sinergia e Im.Co, mentre la famiglia Ligresti è ormai in minoranza con il 30%. Ieri, intanto, il cda di FonSai ha impresso un’accelerata sul tema delle azioni di responsabilità. Al termine di una riunione a tratti tesa, iniziata nel pomeriggio e terminata poco dopo le 21.30, il consiglio di amministrazione della compagnia ha infatti deciso di fare propria la posizione dell’amministratore delegato, Emanuele Erbetta, e del direttore generale, Piergiorgio Peluso, che avevano chiesto di avviare in modo sollecito la procedura necessaria a rivalersi nei confronti di quei soggetti eventualmente responsabili dei danni arrecati al gruppo per le operazioni con parti correlate realizzate negli anni con le società della famiglia Ligresti. Il cda ha così dato mandato al management di proporre al comitato per le operazioni con parti correlate, composto da Nicolò Dubini, Salvatore Militello, Giorgio Oldoini e Salvatore Bragantini, la proposta di delibera in merito all’azione di responsabilità che dovrà essere sottoposta a un’assemblea da tenersi entro il 25 settembre. Alla proposta di delibera dovrebbero essere allegate anche le risultanze del lavoro degli advisor da cui emergerebbero responsabilità e nominativi dei soggetti nei confronti dei quali avviare l’azione legale. Questa proposta, che verrà predisposta nel corso dei prossimi mesi, non passerà dunque al vaglio del consiglio di amministrazione, come invece avrebbe chiesto il presidente Cosimo Rucellai. Una posizione non condivisa dal management e dalla maggioranza dei consiglieri, anche perché la presenza di esponenti della famiglia Ligresti o di amministratori loro legati in cda avrebbe potuto creare situazioni di conflitto nella predisposizione della proposta da sottoporre ai soci. Nonostante la rottura consumatasi con il management e il consiglio, almeno per ora Rucellai rimane al suo posto e oggi dovrebbe pertanto presiedere l’assemblea di FonSai, convocata per deliberare nuovamente sull’aumento di capitale da 1,1 miliardi (la precedente delibera presentava un vizio di forma e c’era dunque il rischio che fosse impugnata). Il consiglio, che di recente ha avallato la proposta di Erbetta e Peluso di procedere a un radicale ricambio nella governance della compagnia, sarebbe tuttavia pronto a procedere alla sostituzione di Rucellai con un nuovo presidente (è circolato il nome di Fabio Cerchiai). Anche per questo già venerdì 29 dovrebbe riunirsi il comitato nomine della compagnia per formulare le candidature dei nuovi consiglieri da sottoporre al cda per sostituire i dimissionari Maurizio Comoli e Andrea Broggini ed eventualmente anche la stessa Jonella Ligresti che potrebbe decadere dalla carica di amministratore a seguito di un’interpretazione restrittiva della norma sui doppi incarichi. Il ribaltone alla presidenza potrebbe invece arrivare lunedì 2 luglio quando tornerà a riunirsi il consiglio di Fondiaria- Sai. (riproduzione riservata)