La riunione di tutti i dirigenti del gruppo Generali è ormai una tradizione. Ogni anno, a Mogliano Veneto, si riuniscono quasi 400 persone per la convention. La prima linea del gruppo assicurativo di Trieste si confronta con il top management. Ma quest’anno, ovviamente, la cena che si è tenuta ieri sera ha avuto un sapore diverso dal solito visto il recente cambio al vertice e l’uscita, dopo 33 anni nel gruppo, dell’amministratore delegato Giovanni Perissinotto che a breve sarà sostituito da Mario Greco, il quale ha già lasciato tutti gli incarichi in Zurich. Il presidente Gabriele Galateri di Genola, nel suo discorso, non ha dato indicazioni più precise sui tempi di arrivo del nuovo amministratore delegato. Ha ringraziato Perissinotto e facendo un bilancio del suo primo anno di presidenza della compagnia, ha scelto di fare un’analisi del contesto economico, ricordando che le assicurazioni non sono state la causa della crisi, ma hanno avuto anzi un ruolo attivo per evitare shock sistemici e hanno un ruolo decisivo nella mobilitazione del risparmio e nella protezione del rischio. Per quanto riguarda poi le strategie del gruppo ha ricordato l’importanza della diversificazione geografica e la nuova frontiera del welfare. Ma di certo le informazioni più interessanti in questi contesti non sono quelle ufficiali. Solo che stavolta non ne giravano molte. Abbondavano soprattutto le domande. Tipo: «Chi andrà via?». «Chi ci sarà qui l’anno prossimo?». (riproduzione riservata) Anna Messia