Il diavolo, si sa, si nasconde nei dettagli: non essendo questi ultimi ancora disponibili da Bruxelles, bisogna accontentarsi della prima impressione, che rimane chiaramente positiva. In verità le notizie che sono filtrate nella notte di venerdì 29 vanno nella direzione che molti analisti attendevano (e speravano) già qualche settimana fa: il gioco delle parti in preparazione al tavolo negoziale aveva di fatto abbassato pesantemente le aspettative con il contestuale nervosismo sui mercati che aveva portato gli spread dei periferici e delle banche nuovamente sotto forte pressione. Parte della violenta reazione positiva dei mercati venerdì mattina, quindi, si spiega con un posizionamento di partenza molto cauto con i corti che sono andati frettolosamente a chiudersi sulla notizia: la volatilità, sicuramente esasperata da aspetti tecnici, non deve comunque far perdere di vista la sostanza di un’Europa in cui permangono ancora tanti problemi irrisolti, ma in cui piano piano vengono mossi passi importanti verso un progetto di più ampio respiro. Certo, i tempi della politica non coincidono con quelli del mercato e a volte le giravolte retoriche, i distinguo e i tatticismi dei rappresentanti delle varie istituzioni arrivano ad apparire quasi irritanti rispetto all’urgenza del mercato. Come detto, adesso occorrerà studiare con attenzione i dettagli delle linee guida uscite dal summit europeo che sembrano comunque andare nella direzione sperata di un’integrazione bancaria più stringente con un meccanismo di supervisione comune che farà capo alla Bce. Questo primo passo apre la strada all’altra grande novità che riguarda l’utilizzo diretto dell’Esm nella ricapitalizzazione delle banche, spezzando – o almeno indebolendo – il circolo vizioso tra banche e rischio sovrano. L’intervento sul sistema bancario appare quello più urgente e di più veloce implementazione ed è chiaramente pensato per fronteggiare la crisi in Spagna. Il passaggio che riguarda l’intervento dell’Esm nell’acquisto di titoli governativi appare più controverso perché è fondamentale capire sia dove e come l’Esm dovrebbe raccogliere i finanziamenti necessari, sia le condizioni associate a un eventuale intervento: qui la strada dell’intervento del fondo salvastati si intreccia con il percorso (ancora lungo e complesso) per un’integrazione fiscale (e quindi politica). Dopo la diffusione delle notizie giovedì notte il future sul Btp è salito in apertura di oltre due punti percentuali: ancora più forte il movimento sulla parte breve della curva con il rendimento del due anni risceso sotto il 4% dopo che si era pericolosamente avvicinato al 5% nel corso della settimana. In restringimento anche i principali indici sintetici di credito con lo spread sul Main tornato a 170 punti base e con l’Itraxx Crossover sceso in area 670 punti base dopo che nei giorni precedenti aveva superato la soglia dei 700 punti base.