di Andrea Di Biase

Risposta positiva di Piazza Affari al doppio via libera di Antitrust e Isvap al piano di integrazione tra Unipol e Fondiaria-Sai. In una giornata senza particolari sussulti per i titoli quotati sulla piazza milanese (+0,11% il Ftse-All share), le azioni delle società coinvolte nell’operazione hanno chiuso con importanti rialzi: FonSai ha guadagnato il 3,06% a 1,01 euro, Premafin il 3,9% a 0,20, Milano Assicurazioni l’1,76% a 0,27, mentre Unipol ha chiuso con un progresso del 3,37% a 19,3 euro. Positivo anche l’andamento dei titoli delle due banche principalmente esposte nei confronti del gruppo Ligresti: Unicredit ha guadagnato l’1,96 a 2,7 euro, mentre Mediobanca, che alla luce del provvedimento dell’Antitrust dovrà azzerare in prospettiva l’esposizione nei confronti della compagnia che nascerà dall’integrazione tra Unipol e FonSai, ha messo a segno un progresso del 3,4% a 3,2 euro. L’aspettativa degli operatori è che a questo punto l’operazione possa andare in porto prima della pausa estiva. Dopo il responso dell’Antitrust e dell’Isvap, la settimana prossima (forse mercoledì) dovrebbe pronunciarsi anche la Consob sulla richiesta di esenzione dall’opa a cascata chiesta da Unipol, ma il mercato si aspetta che anche l’Authority presieduta da Giuseppe Vegas non si metta di traverso. Anche perché la determinazione del vertice di FonSai di procedere, come chiesto dall’Isvap, nel valutare azioni legali nei confronti dei soggetti eventualmente responsabili per le operazioni immobiliari realizzate con le società della famiglia Ligresti, avrebbe fatto cadere il tema delle manleve, in un primo tempo concesse da Unipol, ma che la Consob aveva chiesto di eleminare per concedere l’esenzione dall’opa. Se il responso della commissione dovesse essere positivo, è possibile che gli aumenti di capitale del gruppo bolognese e di FonSai possano partire già nelle prime settimane di luglio. In questa prospettiva oggi l’ad di Unipol, Carlo Cimbri, presenterà alla comunità finanziaria il progetto di integrazione tra il gruppo bolognese e Fondiaria-Sai. Nella giornata di ieri si è appreso che la Consob ha chiesto al cda di FonSai alcuni chiarimenti sulla contabilizzazione nel bilancio 2011 delle rivalutazioni sulle riserve sinistri dell’Rc Auto. Secondo l’Authority non sarebbe stato interpretato correttamente il principio Ias numero 8. Il cda della compagnia ha dieci giorni di tempo per rispondere e senza una spiegazione adeguata la commissione potrebbe nel caso estremo arrivare perfino ad impugnare il bilancio della compagnia. Tuttavia, secondo quanto si è appreso da fonti della società, le poste controverse non avrebbero comunque avuto alcun impatto sul patrimonio netto o sugli indici di solvibilità della società anche se diversamente contabilizzate. Si tratterebbe insomma di una questione interpretativa e non di sostanza. Sempre ieri circa 200 agenti aderenti allo Sna hanno manifestato davanti alla sede torinese di Fon- Sai per chiedere la salvaguardia dei livelli occupazionali. (riproduzione riservata)