Giuseppe Lombardi e Marco De Luca, i due avvocati che avevano finora assistito Premafin (il primo per gli aspetti civilistici, il secondo sul fronte penale) hanno deciso di rimettere il loro mandato. Dietro la decisione dei due professionisti ci sarebbe la mossa del presidente della holding, Giulia Ligresti, che è anche azionista di Premafin attraverso il veicolo lussemburghese Canoe Securities, di avvalersi della consulenza di Giorgio De Nova. Quest’ultimo è il professionista che martedì, nel corso dell’assemblea di Premafin, ha confezionato il parere legale secondo cui la decisione di Unipol di ritirare le manleve concesse ai Ligresti farebbe decadere l’accordo siglato lo scorso 29 gennaio tra la holding e il gruppo bolognese. Parere che il cda di Premafin non ha ancora fatto proprio, ma che eventualmente getterebbe le basi per consentire ai Ligresti di intavolare trattative con altri soggetti alternativi a Unipol. Nei giorni scorsi, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Lombardi e De Luca hanno scritto al cda di Premafin che «non ci sono più le condizioni di forma e di sostanza per proseguire il mandato». I due legali continuano invece ad assistere il liquidatore di Sinergia e Im.Co, Claudio Calabi. Ieri, intanto, dopo l’ok dell’assemblea di Premafin all’aumento di capitale da 400 milioni riservato a Unipol, è stata posta la firma sul piano di ristrutturazione del debito della holding. Piano vincolato alla realizzazione dell’integrazione tra Unipol e FonSai e all’esecuzione dell’aumento Premafin entro il 20 luglio. E sempre ieri, il vertice di FonSai ha confermato a Sator e Palladio la disponibilità a valutare e negoziare, in buona fede ma senza alcun obbligo di esclusiva, la proposta dei due fondi, dando esecuzione al mandato ricevuto dal cda nella riunione che ha approvato i concambi per l’operazione Unipol.