La scienza medico legale considera lesioni micro permanenti soltanto quelle di entità fino al 30%, diversamente da quanto pubblicato nella relativa legge di dieci anni fa. Lo mette nero su bianco un documento unitario, firmato ieri a conclusione del quarantaduesimo Congresso nazionale della Simla, la Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni, condiviso da tutte le sigle associative e sindacali della medicina legale italiana relativamente alla delicata questione delle lesioni cosiddette micropermanenti. Il documento, condiviso dai circa 1.000 medici legali presenti e da tutti gli studiosi della materia, nonché dalle organizzazioni sindacali, afferma che, al fine di dimostrare la presenza di una lesione di lieve entità e delle sue conseguenze sulla persona, è determinante fare riferimento esclusivamente alla competente valutazione dello specialista medico legale, essendo accessorio o superfluo, in traumi minori, il ricorso a indagini strumentali al fine di ottenere un preciso inquadramento valutativo. © Riproduzione riservata