Il fallimento di Sinergia e Im.Co e il faro acceso dalla Procura di Milano sulle operazioni immobiliari realizzate tra le due società non quotate della famiglia Ligresti e il gruppo Fondiaria-Sai sta provocando già i primi effetti. Nella giornata di venerdì 15 giugno, infatti, l’Isvap avrebbe inviato una lettera al consiglio di amministrazione di FonSai per sollecitare la compagnia presieduta da Cosimo Rucellai e guidata dall’ad Emanuele Erbetta a chiudere in tempi stretti il lavoro di approfondimento, avviato dopo la denuncia del fondo Amber, sulle operazioni concluse negli anni con le società della famiglia e sulle maxi-consulenze pagate allo stesso Salvatore Ligresti (che venerdì si è recato in Mediobanca). Nella comunicazione l’authority presieduta da Giancarlo Giannini avrebbe inoltre sollecitato il cda di Fondiaria-Sai a presentare in tempi rapidi le soluzioni necessarie a porre rimedio agli eventuali danni patrimoniali per la compagnia che sarebbero emersi da tali operazioni con parti correlate. Una richiesta che, tradotta dal gergo tecnico dell’Isvap, sarebbe stata letta come una richiesta di promuovere azioni di responsabilità nei confronti di quei soggetti, compresi alcuni amministratori, che avrebbero arrecato un danno alla compagnia. Dunque, se non è una richiesta di promuovere azioni legali nei confronti di Ligresti o delle sue società personali, poco ci manca. Nella sua missiva l’Isvap avrebbe inoltre sottolineato al vertice di FonSai che, nel caso in cui il consiglio di amministrazione dovesse rimanere inerte, l’iniziativa sarebbe assunta dalla stessa autorità di vigilanza. Ma se così fosse, l’unica strada che l’authority potrebbe percorrere sarebbe quella del comissariamento della compagnia. Procede, intanto, il lavoro di approfondimento del pm, Luigi Orsi, proprio sulle operazioni immobiliari realizzate negli ultimi anni tra le società dei Ligresti e FonSai. Orsi, che nonostante il fallimento di Sinergia e Im.Co, non avrebbe ancora aperto un fascicolo per il reato di bancarotta, avrebbe stimato in circa 598 milioni i flussi di denaro arrivati negli ultimi tre anni nelle casse delle due società di Ligresti dal gruppo assicurativo a fronte di operazioni immobiliari. Pur in un clima condizionato dall’inchiesta giudiziaria procede il lavoro di Unipol finalizzato all’integrazione con FonSai. Sempre venerdì 15, le banche che parteciperanno al consorzio di garanzia per gli aumenti di capitale delle due compagnie si sono riunite in Mediobanca per fare il punto della situazione. Dopo l’assemblea del 26 giugno di FonSai, che dovrà nuovamente deliberare sull’aumento, verranno depositati in Consob i prospetti informativi (Unipol ha già fatto un pre-filing). La Commissione, che ha 40 giorni per la loro approvazione, cercherà di rispondere in tempi compatibili con il varo degli aumenti a luglio