È di nuovo tempesta nella tormentata vicenda della fusione tra Unipol e le società del gruppo Ligresti. Ieri è arrivata la nuova proposta di aggregazione da parte di Sator e Palladio, che prevede la messa in campo di 800 mln di euro per FonSai, mentre Jonella e Paolo Ligresti, in una nota, hanno ribadito la decisione irrevocabile di non rinunciare agli impegni di manleva e l’intenzione delle società Hike security e Limbo invest di non assumere alcun impegno in merito all’esercizio del diritto di recesso conseguente alla fusione di Premafi n nella compagnia assicurativa. Due passaggi che invece sono ritenuti vincolanti da Unipol, dopo le indicazioni della Consob. Non bastasse, in contrasto con le affermazioni della famiglia, il management di Fonsai e di Milano ass. continua il lavoro in vista dell’accordo con Unipol e anche ieri, come ha confermato l’a.d., Emanuele Erbetta, vi sono stati incontri con advisor e parti correlate. Senza dimenticare che le banche hanno perso defi nitivamente la pazienza e, come ribadito anche giovedì dall’a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, se lunedì i Ligresti non faranno defi nitiva chiarezza, partiranno le lettere di escussione dei crediti. In tutto questo polverone, ieri, grazie alla speculazione, i titoli della galassia Ligresti hanno volato in borsa: Premafi n (+9,08%), FonSai (+11,58%), Milano ass. (+4,33%) e Unipol (+3,54%). Sator e Palladio hanno rilanciato la loro offerta su Fonsai, seguita, nel pomeriggio, da alcune precisazioni. Prevede un aumento di capitale non inferiore a 800 mln euro. Le due società sottoscriveranno l’aumento per 400 mln di euro a un prezzo compreso tra 2-2,5 euro. Post aumento, la quota Premafi n sarà tra il 14 e il 25% e il margine di solvibilità della compagnia si assesterebbe al 120%. Dal canto loro, i fratelli Jonella e Paolo Ligresti (Giulia, che non ha fi rmato la lettera in quanto presidente e a.d. di Premafi n, oltre che azionista, è comunque in linea con quanto dichiarato dai fratelli) hanno di fatto affossato l’ultima proposta Unipol, che, in linea con quanto richiesto da Consob, aveva ribadito la rinuncia dei Ligresti alla manleva e all’esercizio del diritto di recesso conseguente alla fusione di Premafi n in FonSai. Il gruppo bolognese, in una nota emessa ieri nel tardo pomeriggio, ha poi confermato la sua disponibilità a procedere alla fusione con le società del gruppo Ligresti. In una nota, i Ligresti hanno motivato la loro decisione sulla base delle «continue modifi che e le crescenti problematiche intervenute nell’operazione di integrazione tra Unipol, Premafi n e FonSai, quali ad esempio, le criticità evidenziate da advisor indipendenti riguardo alla situazione patrimoniale di Unipol, allo stato non chiarite né risolte e il fatto che, con lettera del 6 giugno 2012 inviata a Premafi n, a FonSai e a Milano ass.», la compagnia bolognese «abbia nuovamente rilanciato in tema di concambi, pretendendone una sostanziale modifi ca». Per questo, i Ligresti non hanno escluso «soluzioni alternative», proprio come quella arrivata ieri da parte della Sator di Matteo Arpe e la Palladio di Roberto Meneguzzo. Anche FonSai ha dovuto emettere una nota, in seguito a quella dei fratelli Ligresti, in cui ha precisato che «sono allo stato in corso le valutazioni e analisi circa le eventuali conseguenze» che le dichiarazioni possono comportare, rispetto all’ultima proposta pervenuta da Unipol e all’intero progetto di integrazione. Il cda ha confermato che continuano comunque incontri e trattative con advisor e parti correlate, in vista dell’accordo con Unipol. © Riproduzione riservata