Come aveva promesso pochi giorni fa, Diego Della Valle ha formalizzato le dimissioni dalla carica di componente del consiglio di amministrazione di Generali, motivandole «con il suo dissenso circa le modalità di gestione della sostituzione del group ceo, Giovanni Perissinotto». Lo ha reso noto la stessa compagnia in una nota. Della Valle era amministratore non esecutivo, indipendente, e non era membro di alcun comitato consiliare. Il patron della Tod’s aveva preannunciato la sua volontà di lasciare proprio al termine del board di Generali svoltosi sabato scorso, che ha sancito la destituzione di Perissinotto. Secondo Della Valle occorreva invece salvaguardare meglio l’immagine della società assicurativa e dell’intero paese., proprio in un momento nel quale l’Italia si trova sotto attacco da parte dei mercati internazionali a causa della mancanza di fi ducia. Uno dei punti che si troverà ad affrontare il nuovo ceo, Mario Greco, e sul quale si stanno interrogando gli analisti, riguarda la necessità o meno di una ricapitalizzazione per il Leone. Fino a quando è stato al timone, Perissinotto ha sempre escluso che la compagnia avesse bisogno di un aumento di capitale per rafforzare i ratio patrimoniali e farsi trovare pronta quando nel 2014 il fi nanziere ceco Petr Kelner eserciterà l’opzione di vendita sul 49% della joint venture in Europa orientale. Ora però, con la svolta impressa dai grandi soci, toccherà al nuovo capo azienda indicare la via da percorrere. Gli esperti concordano sul fatto che la compagnia, anche in vista del riacquisto delle minoranze di Generali Ppf, deve procedere a un rafforzamento. Essi, tuttavia, si dividono sulle ricette da seguire. © Riproduzione riservata