Potrebbero giungere già oggi i verdetti di Antitrust e Isvap sul dossier Unipol-Fonsai. Secondo fonti finanziarie, l’Autorità per la concorrenza avrebbe definito gli impegni da chiedere alle parti (in particolare la compagnia di Via Stalingrado e Mediobanca, grande regista dell’operazione) per dare il via libera all’operazione che prevede la fusione tra Premafin, Fonsai, Milano Assicurazioni e il braccio assicurativo bolognese. Non solo: oggi è anche l’ultimo giorno a disposizione dell’Isvap per esprimersi sull’integrazione tra i due gruppi assicurativi. Proprio ieri, si è riunito fino a tarda sera un cda della compagnia guidata dall’amministratore delegato, Emanuele Erbetta, chiamato a valutare le contestazioni dell’Isvap sulle operazioni con parti correlate e sui compensi ai componenti della famiglia Ligresti. Il board, stando alle ultime indiscrezioni serali, non dovrebbe ancora avere deciso di promuovere alcuna azione di responsabilità nei confronti dell’ex board. Tuttavia, non è escluso che una decisione simile possa essere rpesa entro la fine della settimana prossima. Sempre per la prossima settimana, inoltre, dovrebbe giungere anche il parere della Consob sull’esenzione o meno dall’obbligo di Opa a cascata su Milano Assicurazioni. Ieri, intanto, Premafin in una nota ha fatto sapere che l’unico rapporto significativo con Imco, holding della famiglia Ligresti di cui è stato dichiarato il fallimento, «risulta quello afferente alle manleve rilasciate da Imco e da proprie controllate, in ordine agli eventuali oneri/responsabilità conseguenti dall’impegno di cessione a terzi di aree site nel comune di Milano, così come riportato nel bilancio d’esercizio della società». La holding quotata lo ha comunicato come esito di una prima ricognizione dei suoi rapporti con Imco e Sinergia, società a monte della catena Ligresti dichiarate fallite che insieme assemblano il 20% di Premafin.