Proprio mentre il custode giudiziale del 20% di Premafin frappone un nuovo ostacolo al piano Unipol, gli avversari di Bologna Sator e Palladio tornano all’attacco su Fondiaria-Sai. Così, in occasione dell’assemblea di ieri che ha nuovamente approvato l’aumento di capitale da 1,1 miliardi, i due fondi di Matteo Arpe e Roberto Meneguzzo hanno annunciato che «nei prossimi giorni» presenteranno una nuova offerta sulla compagnia dei Ligresti, la terza. Sator e Palladio vogliono poi ricorrere al Tar contro l’autorizzazione data dall’Isvap a Bologna e sono pronti a far partire anche delle azioni di responsabilità per l’ostruzionismo che lamentano nei vertici di Fonsai. Ieri sera, intanto, un portavoce delle due gfinanziarie, «con riferimento alle dichiarazioni dell’ad e del dg di Fonsai secondo cui Sator e Palladio non avrebbero dato seguito alla lettera inviata dalla stessa Fondiaria-Sai in data 13 giugno 2012», puntualizzava: «Nonostante le reiterate e generiche dichiarazioni rese da rappresentati di Fonsai relative alla disponibilità a esaminare ogni possibilità che vada nell’interesse della società, non vi è dubbio che i comportamenti siano manifestamente non concludenti». Intanto, la mossa del curatore giudiziale con il 20% di Premafin, che ha domandato di rifare l’assemblea ed eventualmente annullare la delibera di aumento di capitale riservato a Unipol, secondo le ultime indiscrezioni, provocherebbe lo slittamento della risposta della Consob sull’esenzione dal lancio dell’Opa. La Commissione presieduta da Giuseppe Vegas vuole in primo luogo conoscere la decisione del cda della holding quotata della famiglia Ligresti, attesa entro venerdì, sulla richiesta del curatore di convocare un’assemblea per il riesame e l’eventuale revoca dell’aumento riservato a Bologna. Le valutazioni legali sono ancora in corso ma Premafin, come riferiscono fonti finanziarie, «non potrà che convocare l’assemblea straordinaria». Se sarà convocata, la nuova assemblea della holding che custodisce la quota di maggioranza del 36% di Fonsai dovrebbe tenersi comunque ai primi di agosto, provocando così uno slittamento degli aumenti previsti dal piano Unipol a dopo l’estate. «La cosa vitale perFonsai – ha dichiarato l’ad della compagnia Erbetta – è la ricapitalizzazione, il cda non può non agire per cercarla in modo tempestivo per luglio. Stiamo lavorando sull’aumento di capitale giorno e notte». Poi, «laddove Premafin dovesse decidere di non dare esecuzione alla delibera e sospendere l’aumento di capitale riservato a Unipol – ha detto Erbetta – anche la tempistica dell’aumento Fonsai dovrebbe essere rivista» e «la società si attiverà senza indugio al fine di verificare soluzioni alternative che consentano di perseguire l’obiettivo di ripatrimonializzazione chiesta dall’Isvap».