Non c’è un mercato dell’assicurazione maghrebina, ma dei mercati maghrebini dell’assicurazione, ha detto Lotfi Elbarhdadi, direttore dei servizi finanziari di Standard & Poor’s in occasione dell’apertura della conferenza organizzata da L’Argus sul mercato dell’assicurazione nel Maghreb, lo scorso 30 maggio.

S&P ha presentato uno studio che dimostra nel dettaglio che gli assicuratori europei hanno ragione di puntare sul potenziale di sviluppo dell’assicurazione in Algeria, Tunisia e Marocco, sia nel vita, abitazione, che nel ramo salute e risparmio.

In questi paese si stanno sviluppando fortemente le infrastrutture e il mercato immobiliare, così come gli sforzi da parte delle autorità per ampliare le coperture obbligatorie.

Stanno migliorando inoltre i combined ratio, a dimostrazione che sta migliorando la gestione integrata dei rischi.

Amara Latrous, presidente dell’Union des assureurs et réassureurs algériens ha stimato che il “potenziale del mercato maghrebino dell’assicurazione sarà di 25 mld € entro il 2015, grazie ad una crescita dell’economia molto dinamica.

Kamel Chibani, delegato generale della Fédération tunisienne des sociétés d’assurance ha annunciato che la Tunisia firmerà un accordo per essere partner privilegiata dell’Europa.

Non si tratta comunque di un mercato comune, nonostante la creazione di strutture politiche comuni come il Comité Maghrebin d’assurance et de réassurance, creato nel 1968. Ognuno dei tre paesi ha specificità proprie rispetto agli altri. Il Marocco è il mercato relativamente più maturo, mentre l’Algeria dovrebbe conoscere uno sviluppo particolarmente accentuato nel vita e nella bancassurance. La Tunisia secondo S&P dovrebbe avere prospettive di sviluppo più alte del suo PIL.