Il nuovo amministratore delegato di Assicurazioni Generali, Mario Greco, si insedierà al comando del gruppo solo a inizio agosto. Manca quindi più di un mese ma a Trieste sembra già di respirare un po’ di aria di cambiamento rispetto alla gestione di Giovanni Perissinotto. C’è una questione in particolare che solo qualche settimana fa sembrava il linea con tutte le regole del gruppo e di cui ora invece si comincia a discutere e che riguarda i vertici di Ina Assitalia, la controllata capitolina del primo gruppo assicurativo italiano. La società ha rinnovato il suo consiglio di amministrazione solo pochi giorni prima che si riunisse l’assemblea di Trieste del 28 aprile scorso che ha poi introdotto limiti di età per chi assume alte cariche: presidente, amministratore delegato e consigliere di amministrazione della capogruppo e di tutte le compagnie controllate. I tetti, recepiti nello statuto, vanno da 70 anni per il presidente a 65 anni per l’amministratore delegato e a 77 anni per i componenti del consiglio di amministrazione. Ma il presidente di Ina Assitalia, Francesco Procaccini, che resterà in carica per un anno, ovvero fino all’approvazione del bilancio 2012, classe 1939, al momento della nomina dello scorso aprile aveva già 73 anni, sforando il limite. Mentre l’amministratore delegato della compagnia, Fabio Buscarini, classe 1948, con i suoi 64 anni, rientra perfettamente nei vincoli. Il suo mandato appena rinnovato è però triennale e quindi Buscarini continuerà a guidare Ina Assitalia anche quando avrà già superato la soglia indicata dall’assemblea di Trieste. È a rischio la tenuta giuridica della sua riconferma? Non sembrerebbe. Lo statuto pare chiaro: «non può essere nominato amministratore delegato chi abbia compiuto 65 anni di età», si legge all’articolo 35 del documento. Buscarini sembrerebbe quindi in regola visto che al momento della nomina aveva meno dei 65 anni. (riproduzione riservata) Anna Messia