Misurare il proprio livello di stress grazie a smartphone e tablet: che abbia pretese di veridicità scientifica o no, si tratta di una delle applicazioni ritenute migliori nella classifica da poco stilata in Gran Bretagna dal quotidiano “Telegraph”. Ormai si sa: nell’universo variegato di iPhone & C. si trova di tutto e sono sempre più numerose – e scaricate – le ‘app’ che, lontane da finalità ludiche, sono appositamente progettate per la loro funzione di ausilio agli utenti nella risoluzione dei loro problemi. E il fatto che, in questa particolare graduatoria, ci sia anche un misuratore di stress la dice lunga su quanto questa patologia stia diventando una realtà sempre più quotidiana e che interessa sempre più persone.

Ma vediamo cosa segnala, nello specifico, la lista del “Telegraph”. La prima ‘app’ in classifica è “Fitness Free”, che offre oltre 300 esercizi a corpo libero con foto e istruzioni per eseguirli al meglio, consentendo di tracciare i progressi ottenuti. Per chi vuole coniugare forma fisica e serenità della mente c’è poi “Pocket Yoga”, con 27 diverse lezioni da seguire e un misuratore delle calorie bruciate. A seguire, ancora, “Grays Anatomy Student Edition”, applicazione dedicata agli studenti di medicina e che contiene il trattato di anatomia più famoso al mondo, quello di Henry Gray (pubblicato nel 1858 è considerato la Bibbia dei “camici bianchi”, e la ‘tablet edizione’ è arricchita di immagini e dettagli in più). Segue “fitness Builder” per i cultori dei muscoli, con oltre 5mila immagini e video per scolpire il fisico. Infine, per le future mamme c’è “I’m Expecting-Pregnancy App” e, apposta per i lavoratori, per l’appunto “Stress Check”,  l’app per misurare il livello di stress.

Il programma – che, a detta dei suoi realizzatori, si basa su una serie di ricerche scientifiche svolte nel settore da esperti ricercatori – consiste in 20 domande a risposta multipla. Il software è in grado, così, sia di calcolare il livello generale di stress, sia di dire all’interessato in quale ambito questo si concentra maggiormente. Ma c’è di più: “Stress Check” avanza anche valutazioni dettagliate sulla tipologia di stress accusata e sulle modalità di combatterla al meglio. Certo, si tratta sempre di un’applicazione e non di un responso medico, e ogni giudizio va preso con le dovute cautele: ma come primo passo per cercare di capire a che livello di fatica sono sottoposti i nostri nervi a causa del lavoro, magari, può servire.

Fonte: INAIL