La vigilanza sui promotori finanziari italiani potrebbe passare da Consob in capo ad Apf, l’Organismo per la tenuta dell’Albo istituito dalla legge sul Risparmio del 2005. Ad anticipare tale eventualità è stato il commissario dell’Authority, Vittorio Conti, nel corso della presentazione della prima relazione annuale dell’Organismo presieduto da Giovanna Giurgola Trazza. «In Consob – ha detto Conti – abbiamo avviato un’analisi costi -benefici su un ulteriore passaggio, che riguarda non solo la tenuta dell’Albo ma anche la potestà sanzionatoria e la vigilanza» sui promotori. La Consob, in sostanza, si limiterebbe a fissare i paletti stabilendo i principi di azione dell’Apf e verificandone il rispetto. Alla Commissione presieduta da Giuseppe Vegas, ha spiegato Conti, rimarrebbe «la potestà decisoria sui ricorsi contro le sanzioni applicate dall’Organismo». Consob punta a realizzare un’architettura dei controlli «tesa a escludere vuoti di tutela del risparmio in un comparto sensibile come la raccolta fuori sede». La presidente dell’Organismo, Giovanna Giurgola Trazza, nella relazione, ha evidenziato due fenomeni da contrastare: la contrazione degli iscritti, calati dagli oltre 66mila del 2002 agli attuali 56mila, e l’abbandono della professione da parte dei più giovani.
Precisando che la possibilità di un passaggio della vigilanza in capo ad Apf è ancora «in fase embrionale», Giurgola Trazza dichiara a F&M che si tratta di «una notizia positiva e di un riconoscimento da parte di Consob al lavoro che abbiamo svolto. Siamo pronti a organizzarci se le cose dovessero andare in questo senso. Attendiamo». Affinché il passaggio possa completarsi è attesa una delibera di Consob e una generale revisione della normativa in materia. E sembra da escludere che ciò possa concretizzarsi in meno di un anno.