Nell’era dei social network, dei forum e dei blog su Internet è meglio non avere nemici. E neanche amici, talvolta. Foto e informazioni che avremmo preferito nascondere circolano liberamente sulla rete. Internauti anonimi diffondono commenti sprezzanti, che sfiorano spesso i limiti della diffamazione.

Il web poi ha buona memoria e scherzi da adolescenti vi sopravvivono a lungo.

Ora però gli assicuratori vanno in soccorso di coloro che non hanno saputo gestire la propria immagine sulla rete.

Per 9,90 euro al mese le vittime del web possono sottoscrivere l’assicurazione «e-reputation», lanciata da SwissLife in partnership con Reputation Squad, una società che si occupa di «eliminazione di contenuti problematici».

La sua missione: fare pressioni, con mezzi giuridici, per ottenere il ritiro dei dati compromettenti. E poi organizzare la contromossa: ovvero creare e diffondere una valanga di contenuti a favore dell’assicurato, che eclisseranno nei motori di ricerca le informazioni indesiderabili.

I destinatari ideali del servizio sono studenti che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro, famiglie preoccupate per l’immagine dei propri figli, dirigenti che hanno una e-reputation da mantenere.