Munich Re punta a crescere in Usa e non esclude acquisizioni. Il primo riassicuratore al mondo starebbe studiando operazioni simili a quella del 2008 su Midland Company o a quella del 2009 su Hartford Steam Boiler, ha detto Torsten Jeworrek, membro del board dell’istituto tedesco, in un’intervista al Financial Times Deutschland. «Posso immaginare altre acquisizioni nella regione», ha ammesso, precisando che Munich Re vede positivi margini di crescita anche in Asia e America Latina.
Dopo la catastrofe nipponica, i prezzi per la copertura assicurativa delle calamità sono cresciuti in doppia cifra, ha notato il manager tedesco che prevede una tendenza simile a livello globale. Secondo Thorsten Wenzel, analista di Dz Bank, l’aumento delle polizze è positivo ma certo non è una sorpresa considerando la dimensione del disastro. «Vale la pena notare – ha aggiunto Wenzel – che Jeworrek non sembra attendersi una ripresa generalizzata per il ciclo riassicurativo». Per il settore, il cui business è garantire quello degli assicuratori in caso di catastrofi come terremoti, inondazioni e uragani, si prevede un esborso di circa 50 miliardi di dollari in risarcimenti legati ai disastri di quest’anno, che comprendono anche il sisma in Nuova Zelanda e le alluvioni in Australia. Ma per gli osservatori, solo se la tendenza verrà confermata si assisterà a un generalizzato aumento dei prezzi di riassicurazione. E ora i riflettori sono puntati tutti sulla stagione degli uragani dell’Atlantico settentrionale, che ufficialmente inizia oggi e prosegue fino a tutto novembre. Fare previsioni attendibili è arduo ma gli analisti di Tropical Storm Risk la scorsa settimana hanno stimato che quest’anno saranno quattro gli uragani di rilievo (contro la media di tre) con il 59% di possibilità che un numero superiore alla norma di tempeste colpisca le coste Usa.