Confindustria ha una passione per polizze, bond pubblici e obbligazioni bancarie. La confederazione presieduta da Emma Marcegaglia si rivolge soprattutto a Stato e compagnie assicurative per investire la liquidità dell’associazione degli industriali. Tra i crediti a medio termine della Confindustria, come emerge dal bilancio 2010 approvato la scorsa settimana dall’assemblea privata della confederazione di viale dell’Astronomia, compare una nuova polizza assicurativa di 26,2 milioni di euro con la Chiara Vita, società soggetta alla direzione e al coordinamento di Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA. La polizza è a capitale rivalutabile e a premio unico, di durata di 5 anni, «rivalutazione annua minima del capitale e possibilità di rimborso anticipato del capitale prima della scadenza con coefficiente di riduzione pari a 0 trascorsi 36 mesi». La stipula della polizza ha fatto balzare i crediti esigibili oltre i 12 mesi dai 17 milioni di euro ai 43 milioni di euro. Gli altri investimenti, per circa 13 milioni di euro, sono concentrati su Btp con cedole fisse e tasso nominale lordo annuo tra il 2,25 per cento e il 3 per cento. Scadono l’anno prossimo, invece, due prestiti obbligazionari: uno da 2 milioni di euro con Banca Intesa (con cedole trimestrali euribor 3 mesi + 0,90 punti base); e uno di 1,1 milioni con Centrobanca (con cedole fisse e tasso nominale lordo pari al 2,35 per cento). Tra i crediti a breve termine, per un totale di 10,7 milioni di euro, compare un prestito obbligazionario di Mps Banca Personale che scade a fine mese.