La Camera di Commercio Internazionale (ICC) ha lanciato l’allarme pirateria, sollecitando i governi ad agire immediatamente per arginare un fenomeno in costante aumento, soprattutto al largo delle coste somale, costato alla catena distributiva mondiale fino a 12 mld di dollari (13,6 mld di euro) l’anno scorso.

La Commissione Trasporti della Camera di Commercio, notando che al momento non è stata pressa alcuna decisione in grado di tenere il fenomeno sotto controllo, si è detta rammaricata dell’incremento degli episodi di violenza. La Commissione ha anche invitato i governi a raddoppiare gli sforzi internazionali per fermare quest’attività criminale.

Nel 2010 si è infatti assistito ad un’escalation del numero di attacchi contro navi e personale di bordo. Secondo l’International Maritime Bureau dell’ICC, ci sono stati 219 attacchi nel 2010 al largo della Somalia, in seguito ai quali 49 imbarcazioni sono state dirottate e 1.016 membri dell’equipaggio presi in ostaggio.

L’anno in corso non dà adito a speranze di miglioramento: 26 imbarcazioni sono state trattenute dai pirati con oltre 522 ostaggi a bordo (dato aggiornato al 18 maggio 2011). Le navi continuano ad essere dirottate anche lontano dalle coste somale, in aree dove precedentemente non si erano registrati attacchi. Finora nel 2011 ci sono stati 128 attacchi, in conseguenza dei quali 21 navi sono state dirottate, 360 membri dell’equipaggio presi in ostaggio e 7 uccisi.

L’ICC teme che quest’anno ci sia un picco di attacchi di pirateria senza precedenti. Nonostante la presenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Uniti e di unità navali nel Golfo di Aden, i pirati continuano a colpire. Sempre più armatori ricorrono a servizi di sicurezza privata per tutelare le proprie rotte e le proprie imbarcazioni.

Ma la pirateria è un fenomeno che colpisce non solo gli armatori e le loro navi, bensì il commercio internazionale. Nel 2010, la One Earth Foundation ha stimato che la pirateria ha provocato danni economici alla catena distributiva globale per 7-12 mld di dollari (5-8 mld di euro).

“In quanto organizzazione preposta al controllo del commercio internazionale, l’ICC ha sollecitato i governi a riconoscere che la pirateria, oltre a danneggiare le rotte di navigazione, ha un impatto finanziario importante sul commercio globale, e pone una seria manaccia alla sicurezza delle linee di rifornimento”, si legge in una nota.

L’organizzazione ha infine esortato la comunità internazionale ad impegnarsi affinché i pirati somali vengano consegnati alla giustizia e che nel Paese sia garantita la stabilità delle istituzioni. La petizione, lanciata in occasione del convegno annuale “International Trasport Forum”, tenutosi a Lipsia lo scorso maggio, è stata sottoscritta da oltre 20 manager delle maggiori compagnie navali del mondo.