Il sistema italiano è solido, la raccolta nel 2010 è cresciuta, ma molte imprese non hanno sfruttato tutte le loro potenzialità di sviluppo e sono quindi oggetto di mire da compagnie straniere. E’ questo, in sintesi, il quadro emerso nel corso della relazione annuale dell’Isvap presentata dal presidente, Giancarlo Giannini.

La situazione patrimoniale delle imprese assicurative ha confermato anche nel 2010 la sua solidità, ha detto Giannini aggiungendo che sono rimasti invariati gli indici di solvibilità; sono cresciuti lo stock degli investimenti e le riserve tecniche ed e’ proseguita la tendenza ai rafforzamenti di capitale per un totale di 1,5 mld. Sul fronte della redditività, ha messo in evidenza il presidente, le svalutazioni titoli a bilancio e il protrarsi del ciclo negativo nel ramo Rc auto hanno condizionato il risultato d’esercizio nel 2010 del mercato assicurativo nazionale negativo per 731 mln, nell’ambito del quale la perdita nel comparto danni (1,018 mld) non ha trovato piena compensazione nel modesto utile di quello vita (287 mln).

Giannini ha poi spiegato che l’Autorità ha acceso un faro sulle mire di soggetti stranieri nei confronti delle imprese assicuratrici italiane. “Il permanere anche nel 2010 di alcune carenze di carattere strutturale quali la persistente significativa sottoassicurazione del sistema” e le “inespresse possibilità di sviluppo del mercato italiano ne accrescono l’attratività per i player internazionali, in particolare europei“, ha sottolineato.
Il mercato assicurativo italiano, ha assicurato il presidente dell’Isvap, continua a esprimere una buona vitalità, più elevata rispetto alla media europea e all’andamento dell’economia interna. Nel 2010 la raccolta premi totale è cresciuta del 6,9% a 129 mld contro i 127 mld dell’anno precedente. Il dato risulta da una crescita dell’11% del comparto vita e da una flessione del 2,3% di quello danni.

Sul fronte dell’Rc auto, nel 1° trimestre dell’anno si è registrato un incremento del 6% del valore dei premi raccolti. Nel 2010, ha spiegato Giannini, le tensioni sul mercato dell’rc auto sono state ancora molto forti. La raccolta premi rc auto è cresciuta del 4% in valore nel 2010 e ciò in presenza di una sostanziale invarianza del parco veicoli significa che sono i prezzi ad agire da elemento propulsivo.

Sempre sull’rc auto, l’Autorità ha avviato 14 istruttorie nei confronti di altrettante compagnie per sospetta elusione, attraverso l’applicazione di tariffe, fino a 8.500 euro di premio annuo, dell’obbligo a contrarre previsto dalla legge a carico delle imprese. Tredici di queste istruttorie, ha precisato, si sono concluse con l’avvio della procedura sanzionatoria che può comportare multe fino a 5 mln euro. Inoltre sono state aperte indagini sul fenomeno delle disdette massive dei contratti rc auto soprattutto al Sud.

Sul fronte delle polizze legate ai mutui, Giannini sottolinea come sono ancora “abnormi” le commissioni, con punte fino al 79%, quindi “l’impegno è  di arrivare a una soluzione del problema. Se non ci si arriverà, si tratterà di una sconfitta per le famiglie e per quanti hanno bisogno di un mutuo“. Per la tutela dei consumatori, resta infatti di fondamentale importanza disciplinare il fenomeno ed evitare che la posizione contrattuale assunta dall’ente finanziatore si traduca in oneri ingiustificati per il cliente. Da studi dell’Isvap emerge che le commissioni potrebbero scendere dal 70% al 7% se le polizze si stipulano con compagnie diverse dalla banca che eroga il mutuo.

A questo appello ha immediatamente risposto l’Abi spiegando attraverso il vicepresidente, Giovanni Pirovano, di essere pronta a trovare “soluzioni vere e concrete” con l’Isvap e con i consumatori sul problema del caro polizze abbinate ai mutui e per questo chiede di essere invitata al tavolo di consultazione “in tempi brevi”. “Apprendiamo i dati diffusi oggi dall’Isvap – ha spiegato Pirovano – e ci riserviamo di approfondire. Intendiamo proseguire sulla trasparenza vera e sostanziale e chiediamo di essere invitati al tavolo di consultazione in tempi brevi per trovare una soluzione assieme all’Autorità’ e alle associazioni dei consumatori”.