L’ISVAP ha elaborato i dati relativi ai premi lordi contabilizzati del portafoglio diretto italiano nei rami vita e danni nel primo trimestre  2011. I dati riguardano le imprese di assicurazione nazionali e le Rappresentanze per l’Italia di imprese di assicurazione con sede legale in Stati non appartenenti allo Spazio Economico Europeo (S.E.E.).

La raccolta premi realizzata complessivamente nei rami vita e danni dalle imprese nazionali e dalle Rappresentanze in Italia di imprese extra S.E.E. nel primo trimestre 2011 ammonta a 30.575,9 milioni di euro,  con un  decremento del 16,7%  rispetto al corrispondente periodo del 2010.

In particolare, i premi vita, pari a 21.784,9 milioni di euro, subiscono una riduzione del 22,8%  rispetto al primo trimestre 2010 (nel quale la raccolta premi aveva d’altra parte registrato il massimo storico), con un’incidenza sul portafoglio globale vita e danni che si attesta al 71,2%  (76,8% nello stesso periodo del 2010), mentre il portafoglio danni, che totalizza 8.791  milioni di euro,  cresce del 3,2%, con un’incidenza del  28,8% sul portafoglio globale (23,2% nello stesso periodo del 2010).

Per quanto riguarda la raccolta premi del solo comparto danni (e di conseguenza la raccolta complessiva), le variazioni sono lievemente influenzate dall’uscita dal lavoro diretto italiano di un’impresa nazionale, il cui portafoglio è stato totalmente assegnato, con effetto dal terzo trimestre 2010, a una Rappresentanza in Italia di impresa SEE. Le medesime variazioni rideterminate in modo omogeneo  (ossia escludendo dai dati relativi al primo trimestre 2010 la raccolta premi realizzata dalla suddetta impresa nazionale), evidenzierebbero, per le imprese nazionali e le Rappresentanze in Italia di imprese extra SEE, un decremento della raccolta complessiva sempre pari al 16,7%, ma una crescita dei rami danni pari al 3,5%.

Rami Vita

Nello specifico il ramo I (assicurazioni sulla durata della vita umana) con 16.854,5 milioni di euro, registra una riduzione del 21,6% rispetto allo stesso periodo del 2010; il ramo III (assicurazioni le cui prestazioni principali sono direttamente collegate al valore di quote di OICR o di fondi interni ovvero a indici o ad altri valori di riferimento), con 3.525,4 milioni di euro si riduce del 23,5% rispetto ai primi tre mesi del 2010; la raccolta del ramo V (operazioni di capitalizzazione) ammonta a 925,1 milioni di euro, con un decremento del 42,9%. Tali rami incidono sul totale premi vita rispettivamente per  il 77,4%, per il 16,2% e per il 4,2% (rispettivamente il 76,3%, il 16,4% e il 5,7% nello stesso periodo del 2010).

 Per quanto riguarda i restanti rami, i premi del ramo VI (fondi pensione: 440,2 milioni di euro, con un incremento del 4,9% rispetto al primo trimestre 2010), rappresentano il 2% della raccolta vita (1,5% nel primo trimestre 2010).  Con riferimento al complesso dei patrimoni gestiti per i fondi pensione, pari a 9.141,1 milioni di euro, si registra un decremento dello 0,7% rispetto alla situazione risultante al 31 marzo 2010. Al termine del primo trimestre 2011 il patrimonio complessivo relativo ai fondi pensione gestito dalle imprese di assicurazione è così ripartito: fondi pensione aperti (3.558,5 milioni di euro), fondi pensione negoziali con garanzia (3.095,5 milioni di euro), fondi pensione negoziali senza garanzia non ricompresi nel ramo VI (2.487,1 milioni di euro).

La raccolta relativa alle assicurazioni complementari (28,5 milioni di euro) e alle assicurazioni di ramo IV (assicurazioni malattia a lungo termine non rescindibili: 11,2 milioni di euro) incide, infine, per il restante 0,2% sul totale premi vita.

 La ripartizione per canale distributivo della raccolta premi  mostra che gli sportelli bancari e postali collocano il 61,5% del portafoglio vita (64,6% nel corrispondente periodo del 2010). Seguono i promotori finanziari (16,3% rispetto al 16,4% nei primi tre mesi del 2010), le agenzie con mandato (12,6% rispetto all’11,5% nei primi tre mesi del 2010), le agenzie in economia e gerenze (8,4% rispetto al 6,2% nel corrispondente periodo del 2010), i brokers (1% rispetto allo 0,7% nei primi tre mesi del 2010) e le altre forme di vendita diretta (0,3% rispetto allo 0,5% del primo trimestre 2010).

Rami danni

 Il portafoglio premi dei rami R.C. autoveicoli terrestri e R.C. veicoli marittimi, lacustri e fluviali ammonta complessivamente a 4.401,6 milioni di euro (+5,9% rispetto al primo trimestre 2010), con un’incidenza del 50,1% sul totale rami danni  (48,8% nell’analogo periodo del 2010) e del 14,4% sulla raccolta complessiva (11,3% nel primo trimestre 2010). 

Tra gli altri rami danni, quelli con raccolta più elevata sono: Corpi di veicoli terrestri con un’incidenza dell’8,3% (8,7% nel primo trimestre 2010), Infortuni con l’8,1% (8,4% nel primo trimestre 2010), R.C. generale con il 7,7% (7,8% nel 2010), Malattia con il 6,8% (6,5% nel 2010), Altri danni ai beni con il 6% (6,3% nel 2010), Incendio ed elementi naturali con il 5,6% (5,8% nel 2010).

 L’analisi per canale distributivo continua a evidenziare la preponderanza della quota raccolta attraverso le agenzie con mandato, anche se la stessa è in leggera contrazione rispetto alle precedenti rilevazioni trimestrali. Infatti, le agenzie con mandato collocano l’81,9% della globalità del portafoglio danni (82,3% nello stesso periodo del 2010) e l’88,7% del portafoglio relativo al solo ramo R.C. auto (89,8% nel primo trimestre del 2010). Da segnalare, inoltre, la crescita della quota collocata tramite le altre forme di vendita diretta, sia con riguardo alla globalità del portafoglio danni (5,3% rispetto al 4,7% nel primo trimestre 2010), sia con riferimento al solo ramo R.C. auto (7,2% rispetto al 6,3% nel primo trimestre 2010).