di Fabrizio Massaro

 

Piergiorgio Peluso approda ufficialmente in Fondiaria Sai come direttore generale. La nomina, anticipata da MF-Milano Finanza del 6 aprile scorso, è stata decisa ieri dal cda della compagnia assicurativa presieduta da Jonella Ligresti.

 

L’arrivo del 43enne banchiere da Unicredit, in cui ricopriva il ruolo di responsabile della divisione corporate & investment banking Italia, coincide con il nuovo corso della compagnia, impegnata in un doppio aumento di capitale da 810 milioni (460 milioni la capogruppo, 350 milioni la controllata Milano Assicurazioni) e in una ristrutturazione aziendale e nelle partecipazioni. Le deleghe di Peluso, che come banchiere per anni ha seguito direttamente sia la famiglia Ligresti sia le vicende della compagnia fino all’accordo con Unicredit per il rafforzamento patrimoniale che porterà la banca al 6,6% del capitale, sono ampie e riguardano proprio la parte finanziaria, il bilancio, il controllo di gestione, la strategia e le partecipazioni, a cominciare dall’immobiliare, cioè i settori più delicati della ristrutturazione.

Peluso riporterà direttamente all’ad di FonSai, Emanuele Erbetta, che terrà invece le leve sul prodotto assicurativo e sulla rete. Uno dei primi interventi dopo l’arrivo di Peluso dovrebbe essere proprio sulla struttura di governance, per definire nel dettaglio i rapporti tra Erbetta, Peluso e il secondo direttore generale, Stefano Carlino, che ha competenza sulla parte assicurativa e anche in parte sulla finanza. Per completare la prima linea del management inFonSai dovrebbe poi arrivare, sempre da Unicredit, Gianandrea Perco, stretto collaboratore di Peluso nonché responsabile corporate & finance advisory Italia, la struttura che si occupa di m&a. Solo dopo questi passaggi e dopo l’aumento di capitale che dovrebbe partire a fine giugno dopo l’ok della Consob al prospetto, Peluso potrà cominciare a ragionare sui dossier delle dismissioni. Uno dei primi potrebbe essere la proposta di cessione delle quote di Igli, la finanziaria che controlla Impregilo; gli altri soci, Atlantia e Argo Finanziaria, punterebbero a rilevare dalla compagnia il 33% del veicolo.

Peluso trova una compagnia che ha già imboccato la strada del risanamento, almeno secondo quanto emerge dai numeri del primo trimestre, che Erbetta ha definito «confortanti». L’attesa adesso è per un eventuale innalzamento dei target per il 2011. I primi tre mesi della compagnia si sono chiusi con un risultato consolidato in perdita di 24,9 milioni (-104,4 milioni un anno prima), frutto di una perdita di 25 milioni nei rami Danni (da -118 milioni) e di un utile di 10 milioni nel Vita (da +27 milioni). Il margine di solvibilità è tornato sopra quota 100 al 100,9%. Il cambio nella direzione di marcia è rappresentato anche dall’impegno di FonSai a sottoscrivere per l’intero 62,8% e non più solo per il 55% l’aumento di capitale della controllata Milano Assicurazioni, come originariamente indicato dal gruppo.

L’uscita di Peluso ha comportato cambi anche in Unicredit. Al posto del banchiere è stato indicato, Vittorio Ogliengo: assumerà la guida delle attività di investment banking in Italia, nella divisione Cib guidata da Jean Pierre Mustier, tenendo al contempo anche la co-responsabilità sul financing and advisory. Alessandro Cataldo è stato invece nominato responsabile per la rete corporate italiana, con la supervisione di Gabriele Piccini, country chairman per l’Italia. In Italia la divisione Cib di Unicredit ha visto nel primo trimestre ricavi in aumento del 13,4% a fino a 614 milioni e utili pre-tasse a 155 milioni, +178,2%. (riproduzione riservata)