Di natura ordinaria il comitato esecutivo di oggi del Leone. Questa volta, a decidere sulla jv a Est, dovrebbe essere il prossimo board

La partita russa delle Generali torna sotto ai riflettori. In un primo momento, stando a indiscrezioni riportate dall’agenzia AdnKronos, sembrava che le trattative in corso tra la compagnia del Leone e il gruppo bancario Vtb per la creazione di una joint venture potessero essere già all’esame del comitato esecutivo delle Generali in calendario per oggi. Poi, a un certo punto, l’ipotesi ha perso quota e se, da una parte, è emerso che il comitato di oggi sarà per lo più di natura ordinaria, dall’altra, non sembra da escludere che il tema delle trattative per l’operazione russa, da concretizzarsi attraverso la controllata del Leone al 51% Ppf, possa approdare direttamente in seno al primo consiglio di amministrazione utile della compagnia presieduta da Gabriele Galateri, in calendario per il 5 agosto. Certo, non si può escludere che qualcuno dei componenti del comitato esecutivo (Galateri, i due amministratori delegati, Giovanni Perissinotto e Sergio Balbinot, i tre vice presidenti, Alberto Nagel, Francesco Gaetano Caltagirone e Vincent Bollorè, e i consiglieri Lorenzo Pellicioli e Angelo Miglietta) chieda ragguagli sull’operazione, ma non sembra realistico ipotizzare alcuna delibera in merito oggi da parte dell’organo. Insomma, quel che emerge è che qualsiasi decisione spetterà al cda. Anche perché va ricordato che, secondo alcune interpretazioni, il fatto che l’operazione di acquisto dell’1% di Vtb da parte delle Generali per 220 milioni di euro – annunciata lo scorso febbraio e in un certo senso propedeutica alla joint venture per cui si sta trattando – non fosse passata attraverso il board del Leone aveva creato qualche tensione tra i suoi membri. Si dice addirittura che possa essere stato uno dei motivi alla base della decisione, sempre a febbraio, di Leonardo Del Vecchio di dimettersi dal board. Questa volta, dunque, il cda sarebbe intenzionato ad avere l’ultima (e probabilmente unica) parola. Quanto alle modalità con cui la joint venture dovrebbe concretizzarsi, anche in questo caso, così come già fatto con Ppf, il gruppo del Leone sarebbe orientato a entrare con il 51%, mentre la restante quota andrebbe a Vtb. In proposito, a inizio maggio, l’ad della compagnia triestina, Perissinotto, aveva affermato: «La Russia rappresenta per noi un mercato interessante. Ci sono in corso conversazioni con Vtb per esplorare la possibilità di sviluppare insieme affari in Russia, non soltanto come bancassurance, ma anche con altri tipi di distribuzione». Nemmeno il nodo della svalutazione della quota di competenza del Leone in Telco (la holding che controlla il 22,4% di Telecom Italia), secondo quanto trapelato, sarebbe all’ordine del giorno del comitato esecutivo di oggi. Ieri intanto a Piazza Affari le azioni della compagnia triestina hanno guadagnato il 2,72 per cento.