Ubs aggiusta il tiro su Generali. Dopo la generale sforbiciata ai target price dei titoli del settore europeo del giorno precedente, ieri la banca svizzera ha emesso un report sul gruppo triestino, realizzato dopo un incontro faccia a faccia con il top management del Leone. Il prezzo obiettivo rimane, ovviamente, quello tagliato a 15 euro (dai precedenti 16), tuttavia l’analisi mette in luce anche due assi nella manica del gruppo assicurativo. Il primo è che «Generali appare ben posizionata per beneficiare della uscita da parte degli altri assicuratori europei dal tradizionale business vita, poiché la sola Allianz sembra rimasta un competitor chiave». L’altro asso di Generali, rileva Ubs, sono le prospettive di sviluppo nel private banking, specialmente dopo che le storiche attività in Svizzera si sono arricchite «della piattaforma di business asiatica che accelererà la crescita» dopo che il periodo degli investimenti d’avvio si appresta a terminare. Nel report di Ubs, tuttavia, c’è anche qualche preziosa indicazione sui fronti più caldi in cui è impegnato il Leone. In particolare, quelli dell’Est Europa, dove c’è aperta la partita sul riacquisto del 49% della jv Generali Ppf Holding dal socio e consigliere ceco Petr Kellner. Il Leone, nota Ubs, può esercitare la sua call entro metà 2014. «Riteniamo che la strada più ovvia per incrementare la presenza sui mercati emergenti – scrive Ubs – sia quella del buyout delle minority di Generali Ppf». Tuttavia, c’è tempo. Il valore sul piatto lo stabilirà un terzo indipendente tra le parti, ma comunque per un minimo di 2,5 miliardi di euro.