Intervista

Colloquio con Mauro Galbusera e Luciano Tonet

Autore: Gigi Giudice
ASSINEWS 221-giugno 2011

L’azione si svolge nella bella Verona…”. Pronuncia il coro del pro­logo in apertura del “Romeo e Giulietta” di William Shakeaspeare. Il genio di Stratford on Avon che ha dato un sostanziale contributo nel rendere la grazia della città abbracciata dall’Adige massimamente nota all’universo mondo, con la babele dei turisti che pullulano attorno al finto balcone di Giulietta, mescolandosi agli amatori del teatro lirico di largo consumo che affollano le gradinate dell’Arena nella stagione estiva (per ascoltare solo i melodrammi di Verdi, Puc­cini, Bizet, mai Mozart o Berg o Sciostakovich o Britten), insensibili all’ammonimento del Maestro (che schiaffeggia ogni viltà, Paolo Conte dixit): “all’aperto si gioca solo alle bocce”. Oltre che incuranti dello sfilare continuo nel cielo stellato di baluginati aeroplani.1
Non esiste mondo oltre le mura di Verona; fuori c’è solo il purgatorio, il tormento, l’inferno. Chi è bandito da qui è bandito dal mondo…”, stavolta sono le parole di Romeo (terzo atto, scena terza) che trovate incise nel marmo su un angolo di piazza Bra.
Sull’altro lato si ergono gli impervi marmi della mole dell’Arena, da cui – per inevitabile traslato professionale – siamo costretti a scivolare per la visita a Arena Broker, che ha sede a poche centinaia di metri dalla riva dell’Adige. Visita che ci fa planare nella prosa assicurativa, riscattata da rimandi a certo mood razional-emotivo e a una capacità di invenzione, di ricerca di paradigmi innovativi degni di nota.

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