Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’offerta pubblica di scambio di Mediobanca su Banca Generali «è una bella operazione per Piazzetta Cuccia: se guardiamo agli step, prima la creazione di CheBanca!, poi il passaggio a Premier, la via del rafforzamento nel wealth management era tracciata da tempo, e farlo con questa ops è assolutamente sensato». Così Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, si è espresso sull’ultima mossa che ha infiammato il risiko bancario italiano, a margine della convention torinese dell’istituto di risparmio gestito.
Alberto Nagel è pronto a scendere a Roma per presentare alle istituzioni l’ops da oltre 6 miliardi di euro lanciata su Banca Generali. Nelle agende non è ancora segnata una data definitiva, ma il banchiere potrebbe essere nella capitale in settimana per incontrare il capo di Gabinetto della premier Gaetano Caputi e non sono escluse tappe al Mef e in Bankitalia. Gli incontri saranno un tassello della delicata tela di relazioni e di alleanze che Nagel dovrà costruire non solo nei palazzi del potere ma soprattutto sui mercati. Il calendario è serrato. Il 16 giugno si terrà l’assemblea ordinaria di Mediobanca che, come previsto dai paletti della passivity rule, sarà chiamata a votare l’operazione. L’offerta invece entrerà nel vivo solo dopo la pausa estiva per arrivare sul mercato a ottobre. Nel frattempo potrebbe concludersi l’ops di Mps su Piazzetta Cuccia. La banca guidata da Luigi Lovaglio e partecipata dal Tesoro, da Delfin e da Francesco Gaetano Caltagirone conta di incassare tutte le autorizzazioni entro giugno per poi avviare il periodo di adesione tra la fine del mese e l’inizio di luglio. Alla chiusura di ieri comunque il corrispettivo in azioni offerto da Mps incorporava uno sconto del 7% rispetto alla capitalizzazione di Mediobanca, equivalente a circa 1 miliardo.
Mentre il risiko tra le società italiane di risparmio gestito si rinvigorisce ancora di più con il lancio dell’ops di Mediobanca su Banca Generali, la raccolta netta delle reti di consulenza a marzo cresce del 35,6% a 5,3 miliardi di euro rispetto allo stesso mese 2024. Nel primo trimestre i flussi netti si sono attestati a 14,8 miliardi, +44% in più sul medesimo periodo del 2024 (10,3 miliardi), di cui 8,3 miliardi nel gestito (da 1,8 miliardi dei primi tre mesi 2024) e 6,5 miliardi nell’amministrato (da 8,5 miliardi). Ancora una volta, spiega Assoreti, a marzo la spinta arriva dai prodotti di risparmio gestito che attraggono investimenti netti quasi triplicati e pari a 3,6 miliardi (+185% annuo), con il coinvolgimento di tutte le macro tipologie di prodotto e, più in particolare, dei fondi comuni. La raccolta netta realizzata sugli strumenti amministrati, pur in flessione (-67,4% annuo), si conferma su importi significativi, pari a 1,7 miliardi, anche per effetto di una rilevante attività di collocamento sul mercato primario che ha coinvolto le obbligazioni corporate. Il flusso netto di risorse verso conti correnti e depositi resta basso (62 milioni).
Intesa Sanpaolo inaugura oggi la stagione delle trimestrali italiane del settore bancario. I conti del periodo gennaio-marzo 2025 vengono pubblicati nel pieno del risiko del settore finanziario, da cui Intesa è rimasta per ora fuori. I due aspetti chiave su cui allora si concentreranno gli analisti sono: da un lato il calo del margine di interesse e dall’altro la tenuta delle commissioni grazie al risparmio gestito.
Il cda di Berkshire Hathaway ha approvato all’unanimità la soluzione proposta dal ceo Warren Buffett di affidare le redini del gruppo a Greg Abel dal 1° gennaio 2026. Il top manager rivestirà il ruolo di amministratore delegato. Buffett tuttavia, come anticipato da Cnbc, manterrà però la presidenza. L’Oracolo di Omaha, che attualmente ricopre sia la carica di presidente sia di ceo, non aveva chiarito se le sue dimissioni, annunciate sabato 3 maggio durante l’assemblea dei soci, avrebbero comportato la rinuncia alla presidenza del board
Le auto elettriche compiono qualche incoraggiante passo in avanti, ma non sufficiente a colmare il gap rispetto alla media europea. Secondo Motus-E, in Italia ad aprile sono state immatricolate 6.646 vetture full electric, più che raddoppiando il dato di un anno prima (+110,38%) e passando a una quota di mercato del 4,76% dal 2,32% di aprile 2024. Un segnale positivo, confermato anche dall’andamento cumulato: nel primo quadrimestre le auto elettriche registrate in Italia sono state 29.668 (+82,22% su base annua) con una quota di mercato del 5,07%, in netto progresso dal 2,76% del periodo gennaio-aprile 2024. In totale quindi al 30 aprile il parco circolante elettrico in Italia risultava composto da 303.924 auto.

Il ministero dell’Istruzione risarcisce gli alunni minorenni vittime delle violenze sessuali del professore. La condotta del docente, pur se aberrante, è comunque legata al suo ruolo nella scuola, di cui l’insegnante abusa: sussiste dunque il nesso di occasionalità necessaria. E lo Stato risponde per il danno cagionato da propri dipendenti, anche in caso di condotte che deviano dai fini istituzionali. Il Ministero, d’altronde, ha l’obbligo legale di vigilare sulla sicurezza degli alunni minori affidati a personale che ha un potere di autorità sui ragazzi, ciò che giustifica un aumento dell’attenzione e delle misure di protezione. dalla terza sezione civile della Così la Corte di cassazione civile, sez. terza, nell’ordinanza n. 11614 del 03/05/2025
Si fanno più male i ragazzi che le ragazze. Le denunce per infortuni presentate nel 2024 sono sono state 77.883, registrando un aumento del 10,9% rispetto alle 70.215 del 2023. Questo incremento è attribuito principalmente all’estensione della tutela Inail, a partire da settembre 2023, agli studenti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado, che incentivato dunque la presentazione delle denunce. Il 42% riguarda ragazze, il 58% ragazzi.

 


Ieri presso la commissione Ambiente della Camera è ripresa l’attività con la presentazione di un nuovo emendamento da parte del relatore Andrea Barabotti, deputato della Lega. Nel testo si prevede la seguente specificazione: «Per la determinazione del valore dei beni da assicurare si considera il valore della ricostruzione a nuovo dell’immobile, ovvero il costo di rimpiazzo dei beni mobili, ovvero il ripristino delle condizioni del terreno interessato dall’evento calamitoso». Il motivo della scelta di precisare attraverso legge questo aspetto non è molto chiaro: né il decreto di fine marzo né la legge originaria di fine 2023 entrano nel dettaglio sulla tipologia di criteri da utilizzare per calcolare il valore del bene da assicurare. Con l’emendamento in qualche modo si irrigidisce, dentro un contesto normativo, delle prassi peraltro già esistenti, ma che normalmente sono lasciate alla dimensione delle regole contrattuali.
Il risparmio italiano deve essere allocato al meglio, nell’interesse dei cittadini e del Paese. Due strumenti sono essenziali: la conoscenza in termini di educazione finanziaria e le informazioni sulle possibilità di investimento. Ma i due strumenti devono rimanere rigorosamente separati: l’educazione finanziaria non deve essere utilizzata per finalità di marketing. Quelli che intrecciano l’educazione finanziaria con la vendita o la pubblicità sono pifferai. Che non devono suonare.
Sono sempre di più i pet nelle case degli italiani, secondo il Rapporto Assalco – Zoomark (si vedano anche gli articoli a pagina 23). La crescita, e soprattutto il ruolo affettivo che questi compagni di vita hanno nel cuore di chi li accudisce, sono ben chiari anche ai gruppi assicurativi che in questi ultimi anni stanno sviluppando polizze ad hoc per gestire gli imprevisti che si possono presentare nella routine di tutti i giorni: dai danni a terzi, che talvolta cani e gatti possono procurare, ai problemi di salute da gestire.