Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Negli anni scorsi la diffusione di titoli subordinati tra gli investitori retail ha comportato perdite e proteste da parte dei risparmiatori quando le banche emittenti sono fallite. In molti casi gli investitori non erano consapevoli dei pericoli. Non è escluso che in futuro situazioni simili possano ripetersi con strumenti finanziari complessi legati alle cripto. Sul mercato stanno arrivando prodotti come certificates con sottostante futures su bitcoin. Le criptoattività di per sé sono strumenti speculativi. Derivati e certificates sulle cripto complicano ulteriormente il quadro.

Utile operativo record per Allianz nel primo trimestre a 4,2 miliardi di euro, in crescita del 6,3% su base annua. Il volume d’affari della compagnia assicurativa tedesca è salito dell’11,7% a 54 miliardi: un risultato trainato in maniera significativa dal segmento Life/Health. L’utile netto core degli azionisti è rimasto stabile a 2,6 miliardi e l’utile per azione core è migliorato del 2,9% a 6,61 euro
Sono annullati per sempre le multe e il taglio dei punti patente perché l’autovelox è approvato ma non omologato. E ciò benché lo strumento risulti comunque sottoposto alla taratura annuale divenuta obbligatoria dopo la sentenza della Corte costituzionale del 18/06/2015, n. 113; l’approvazione e l’omologazione, infatti, sono entrambe necessarie perché costituiscono due procedure diverse per natura, caratteristiche e finalità: la seconda è sempre dovuta per verificare se il prototipo dell’apparecchio possiede caratteristiche fondamentali in linea con il regolamento di esecuzione Cds. Non conta che la circolare del 23/01/2025 n. 995 emessa dal ministero dell’Interno sposi la tesi dell’«identità fra le procedure di omologazione e approvazione», uniformandosi al parere dell’Avvocatura dello Stato: un atto amministrativo non può avallare un’interpretazione che «non trova supporto in fonti primarie». Così la Cassazione civile, sez. II, nell’ordinanza n. 12924 del 14/05/2025
Rubinetti del credito chiusi per chi non prova di avere adeguate protezioni contro i cyber-attacchi. Gli istituti di credito, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, stanno attivando una serie di misure atte a indagare, nello scoring creditizio delle aziende, il livello effettivo delle misure di sicurezza della rete informatica. Visto il numero quotidiano crescente degli attacchi informatici alle aziende, le banche stanno cambiando atteggiamento, rendendosi sempre più coscienti che i loro investimenti non sono al sicuro se le aziende non offrono adeguate garanzie di sicurezza informatica. Non basta più dunque presentare bilanci in ordine ma serve anche dimostrare di saper difendere dati personali, know-how aziendale, operatività e reputazione dagli attacchi informatici. Le indicazioni Ue e Bankitalia. Si tratta di un approccio in linea con le recenti normative finalizzate ad elevare i livelli di sicurezza delle imprese europee. Cyber Resilience Act, DORA, NIS2, ne sono un chiaro esempio ed anche un importante parametro
La riforma del fisco locale dimentica (per ora) i comuni. Nello schema di decreto legislativo approvato dal governo lo scorso 9 maggio in attuazione dell’art. 14 della legge 111/2023 le uniche norme di interesse per le amministrazioni comunali sono quelle che interessano la riscossione, mentre nulla è previsto per rafforzarne l’autonomia finanziaria. Si punta decisamente verso la coda del sistema (introducendo e potenziando gli istituti che favoriscono l’adempimento spontaneo del contribuente, accompagnati da sistemi premiali di riduzione delle sanzioni che possono essere autonomamente definiti da ciascun ente) ma si trascura la testa, lasciando pressoché inalterata la struttura dei principali tributi su cui vengono costruiti i bilanci. In questo ambito, province e città metropolitane portano a casa due misure importanti, di cui occorrerà valutare l’impatto reale ma che perlomeno rivelano una volontà riformatrice: da un lato, la sostituzione dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli con una compartecipazione all’Irpef, dall’altro la norma antidumping relativa all’imposta provinciale di trascrizione
Ai fini dell’escussione della cauzione la stazione appaltante ha l’obbligo di motivazione individualizzata e concreta. E’ illegittimo l’incameramento della cauzione in assenza di collocazione in prima posizione nella graduatoria. Lo ha stabilito la seconda sezione del Tar Lazio – Roma con la sentenza del 23/4/2025 n. 7943 rispetto ai ricorsi proposti contro i provvedimenti di incameramento delle cauzioni provvisorie, disposti in relazione a più lotti di una gara per l’affidamento di servizi di pulizia, indipendentemente dalla posizione in graduatoria del concorrente e fondati su un provvedimento adottato in autotutela dalla stazione appaltante e motivato dalla presunta esistenza di gravi irregolarità professionali pregresse. Il Tar accoglie i ricorsi affermando in primo luogo che l’escussione della garanzia provvisoria non può mai avvenire in modo automatico, ma richiede una valutazione individualizzata e motivata della condotta dell’operatore economico, alla luce dei principi di proporzionalità, trasparenza e parità di trattamento sanciti dal diritto dell’Unione europea.
Allianz rilancia il proprio impegno verso i Giochi olimpici e paralimpici con il progetto «Sognando Milano Cortina 2026. Sulle spalle dei Giganti», presentato nell’Auditorium della Torre Allianz a Milano. Protagonisti sei atleti e paratleti azzurri, affiancati da sei leggende dello sport italiano (Paolo De Chiesa, Barbara Fusar Poli, Kristian Ghedina, Maurizio Margaglio, Francesca Porcellato, Cristian Zorzi)
Rafforzare l’impegno del gruppo come partner di vita, celebrare la passione e la dedizione della rete globale di 165 mila consulenti e continuare a creare connessioni di valore con i 71 milioni di clienti. Sono gli obiettivi della nuova piattaforma globale e della campagna pubblicitaria di Generali, «Here. Now.» che, ha spiegato il gruppo, «si declinerà in ogni punto di contatto: esperienza del cliente, value proposition, comunicazione verso dipendenti e consulenti, insieme a tutti gli altri profili, combinando dati e intuizioni locali con una potente piattaforma AI per adattare rapidamente i contenuti attraverso mercati, lingue e canali, conservando al contempo la coerenza creativa».

Via libera del consiglio presieduto da Carlo Cimbri di Unipol Assicurazioni ai conti del primo trimestre. Il risultato netto consolidato è stato pari a 407 milioni (+12,1% rispetto al 31 marzo 2024) includendo il contributo delle partecipate Bper e Popolare di Sondrio. Il risultato netto rettificato è pari a 285 milioni (+17,8%). La raccolta diretta assicurativa ha raggiunto 5 miliardi (+18,8%), di cui 2,4 miliardi (+4,7%) nel settore Danni e 2,6 miliardi (+35,5%) in quello Vita, a fronte di un combined ratio al 91% (91,1% un anno prima). Il Solvency Ratio del gruppo assicurativo è arrivato al 277%. La redditività lorda del portafoglio degli investimenti finanziari assicurativi del gruppo (riferiti al portafoglio del settore Vita Patrimonio e del settore Danni) ha ottenuto un rendimento complessivo pari al 6,9% degli asset investiti, di cui un 4,2% derivante da cedole e dividendi, mentre la redditività del primo trimestre 2024 si era attestata al 5,8% (cedole e dividendi al 3,9%)
Le polizze clima, grazie agli effetti positivi della mutualità, consentiranno «con poche centinaia di euro all’anno» di mettere in sicurezza 4 milioni di micro e piccole imprese dal rischio catastrofale. Così il presidente di Ania Giovanni Liverani in audizione ieri al Senato.
Nel 2024 la raccolta premi delle compagnie assicurative vigilate ha raggiunto i 151,3 miliardi (+16%). La gestione vita incide per il 73%, il resto è il ramo danni. A fine 2024 il valore degli investimenti delle assicurazioni italiane superava i 1.000 miliardi. I dati sono stati presentati ieri dal presidente di Ivass Luigi Federico Signorini al Senato.