Insurance Europe, l’organizzazione che rappresenta il settore assicurativo e riassicurativo europeo, ha delineato le priorità chiave in vista della 15a Conferenza internazionale.
Secondo una dichiarazione dei vertici di Insurance Europe – Frédéric de Courtois, presidente; Alexander Sarrigeorgiou, vicepresidente; e Thea Utoft Høj Jensen, direttore generale – il settore assicurativo europeo svolge un ruolo fondamentale nell’economia del continente, proteggendo individui, imprese e beni: impiega oltre 920.000 persone e gestisce 9,5 trilioni di euro di beni, di cui circa il 70% investiti all’interno dell’Unione Europea. Nel 2023 gli assicuratori hanno pagato oltre 1.000 miliardi di euro in risarcimenti, con una media di 2,8 miliardi di euro al giorno.
Nella sua sintesi, Insurance Europe definisce cinque priorità che, secondo l’associazione, guideranno il contributo del settore nei prossimi anni.
- la prima priorità è incentrata sul ripristino della competitività europea. Insurance Europe fa riferimento alla tabella di marcia della Commissione europea sotto la guida di Ursula von der Leyen, sottolineando l’importanza di un piano di semplificazione volto a ridurre la complessità normativa. Suggerisce che l’attuazione della Bussola della competitività dell’UE con azioni concrete potrebbe influenzare positivamente l’economia europea.
- La seconda priorità riguarda l’Unione del risparmio e degli investimenti. Insurance Europe sottolinea la carenza di investimenti a lungo termine in Europa, che ritiene necessari per finanziare la transizione climatica e digitale e per sostenere il modello sociale del continente in un contesto di invecchiamento della popolazione e di giovani generazioni. Sostiene che, nonostante l’abbondanza di risparmi, la frammentazione dei mercati dei capitali limita le opportunità di investimento. Insurance Europe chiede iniziative come piani pensionistici collettivi con iscrizione automatica e piani di risparmio pensionistico individuali migliorati, che ritiene possano rafforzare i risultati pensionistici e sbloccare gli investimenti in settori come quello verde e digitale.
- In terzo luogo, Insurance Europe sottolinea la crescente frequenza degli eventi climatici estremi. L’associazione sostiene una maggiore cooperazione tra il settore pubblico e quello privato per gestire meglio questi rischi. Secondo la loro dichiarazione, gli assicuratori hanno competenze in materia di rischi climatici che possono supportare le autorità pubbliche nella gestione delle crisi, nella mitigazione e negli sforzi di recupero. Esprimono la volontà di collaborare al Piano europeo di adattamento al clima.
- La quarta priorità riguarda l’innovazione, in particolare l’uso dei dati e dell’intelligenza artificiale. Insurance Europe vede nelle nuove tecnologie un potenziale per migliorare il servizio clienti, accelerare l’elaborazione dei sinistri e migliorare la valutazione dei rischi. L’associazione suggerisce che la sperimentazione prima della regolamentazione può portare a risultati politici più efficaci.
- Infine, Insurance Europe sottolinea l’importanza di un dialogo continuo con i consumatori e la società civile per comprendere meglio le mutevoli esigenze e garantire che i prodotti assicurativi offrano una protezione adeguata a prezzi equi.
“Affrontare queste sfide non significa solo proteggere i cittadini, ma anche migliorare e salvaguardare la competitività economica europea e il suo modello sociale. Il settore assicurativo è pronto a dare un contributo positivo, a condizione che la Commissione europea, il Consiglio e il Parlamento europeo traducano le loro ambizioni in azioni concrete. Lavoriamo insieme per raggiungere gli obiettivi dell’Europa”, hanno concluso.