Nonostante il complesso e incerto contesto globale la voglia di viaggiare continua a crescere, secondo la ventiquattresima edizione dell’Holiday Barometer diffuso dal Gruppo Europ Assistance, la ricerca annuale che indaga nuove tendenze, abitudini e preferenze dei viaggiatori in Europa, Nord America, Asia e Australia.

L’86% degli italiani (+24% vs 2015) pianifica almeno una vacanza estiva, con il valore più alto a livello globale e ben 7 punti percentuali sopra alla media europea. Di questi, il 38% prevede di farne più di una. La durata media del viaggio si attesta intorno alle 2 settimane.

In generale, oltre il 90% dichiara di partire almeno una volta l’anno, con uno dei valori più alti a livello globale. Dati che si riflettono nell’entusiasmo per i viaggi, con l’85% degli intervistati felice o molto felice  di partire (+6% vs 2024), ancora una volta con il valore più alto fra tutti i Paesi convolti nella ricerca.

Il 39% preferisce viaggiare a settembre e il 31% a giugno, con solo il 29% che predilige il mese di agosto (al di sotto della media europea del 33%), a testimonianza dell’aumento della destagionalizzazione dei flussi turistici. Un trend confermato dal fatto che, oltre all’estate, il 41% degli italiani ha pianificato quest’anno una vacanza fra aprile e maggio, approfittando dei ponti pasquali e primaverili; il 18% sta programmando la partenza fra ottobre e novembre e il 14% a dicembre.

Fra coloro che non partiranno, il 42% dichiara di non potersi concedere neanche una vacanza estiva per ragioni economiche, in linea con la media europea. Il 20% (in aumento del 14% rispetto al 2021) sceglie, invece, di viaggiare in un periodo diverso dell’anno.

Pensando alla vacanza ideale, il 36% degli italiani (+7% vs 2024) sceglierebbe una destinazione al di fuori dei confini nazionali, mentre il 50% (in calo del 7% rispetto al 2024) rimarrebbe in Italia.

Il 67% degli intervistati (-7% vs 2024) trascorrerà la vacanza estiva nel Belpaese, che si conferma anche una delle destinazioni più amate a livello internazionale e nella top 3 dei viaggiatori europei e americani, insieme a Francia e Spagna.

Il 62% (+4% vs 2024) andrà all’estero: Spagna (12%), Francia (7%) e Grecia (6%) sono le mete internazionali più scelte dagli italiani per le vacanze estive.

Il mare si conferma la destinazione preferita (66%, con un calo del 6% rispetto al 2024), seguito dalla montagna (25%) e dalle città d’arte (29%, in crescita del 9% rispetto al 2015).

Dalla partenza all’arrivo: le principali preoccupazioni

Inflazione (77%), conflitti armati (58%), attacchi terroristici (51%), sicurezza personale (50%) e sanitaria (40%), clima politico nel Paese di destinazione (41%), eventi climatici estremi (42%) e overtourism (38%) sono le motivazioni che incidono di più sulla scelta della destinazione, riflettendo le principali preoccupazioni degli italiani. Il 12% (+4% rispetto al 2024) ritiene importante la qualità del servizio sanitario locale.

L’hotel rimane la tipologia di alloggio preferita (45%, in linea con la media europea), seguito dal Bed & Breakfast (32%, con il dato più alto in Europa e fra i più alti a livello globale). In calo, rispetto al 2024 (-4%), la scelta di case e appartamenti in affitto (27%).

L’auto è il mezzo di trasporto più usato (51%) in leggero calo rispetto al 2024, ma quasi 20 p.p. in meno rispetto al 2021. Aumentano i viaggi in aereo (46% con una crescita dell’8% rispetto al 2024, seppure ancora al di sotto della media europea del 50%) e in treno (25%, in crescita del 5% sul 2024).

Ancora poco diffusa la sensibilità verso le assicurazioni

Nonostante le tante preoccupazioni degli italiani in viaggio, solo il 39% di loro è solito partire protetto da una copertura assicurativa, con il valore più basso in Europa e al di sotto della media (62%). La principale motivazione di questa tendenza è economica, con il costo percepito come troppo elevato dal 30% del campione. Il 27% dichiara di non considerare l’acquisto di una polizza perché non viaggia abbastanza lontano o non crede di assumersi alcun rischio; il 29% perché non ritiene di viaggiare abbastanza spesso. Il 16% è convinto di non averne bisogno.

Le coperture più diffuse fra coloro che scelgono di partire assicurati riguardano la tutela della salute (87%) e lo smarrimento, furto o danneggiamento di effetti personali (84%). Più in generale, legaranzie ritenute più importanti sono la copertura delle spese mediche (68%), l’annullamento del viaggio (circa il 70%), la protezione del bagaglio (64%), il ritardo o la cancellazione del volo o della partenza (62%) e il rimpatrio sanitario (61%).

I canali di acquisto privilegiati si confermano le agenzie di viaggio (24%) e le Compagnie assicurative (23%), mentre rimane determinante nella scelta la leva del prezzo (50%), seguita dalla reputazione della Compagnia (28%) e dalla vastità della gamma di prodotti offerti (23%).