Secondo quanto riporta Le Parisien, un 60enne francese e la sua famiglia hanno truffato l’assicurazione simulando la propria morte. Secondo quanto riporta L’Argus, BPCE Assurance, Mutuelle Ivry la Fraternelle, BNP Paribas Cardif e Mutex sono tra gli assicuratori truffati.
L’imputato avrebbe perso la vita il 13 novembre a seguito di un tragico incidente (folgorazione) in un maneggio. Pochi mesi prima, il fratello Justin era morto in circostanze simili, mentre la moglie Marthe era morta in un incidente stradale in Camerun. In realtà, l’intera famiglia era in buona salute e aveva simulato la propria morte per ottenere il capitale dalle compagnie con cui aveva precedentemente stipulato un’assicurazione caso morte.
I due figli di Joseph, che non sono mai stati dichiarati morti, saranno processati a settembre per aver riscosso parte degli 1,4 milioni di euro che la famiglia avrebbe cercato di ottenere. Lo schema è durato per un po’, fino a quando alcuni assicuratori hanno notato delle anomalie nei documenti inviati dalla famiglia e hanno assunto un investigatore per andare a fondo della questione. Sulla base delle informazioni trovate, anche la brigata investigativa di iniziativa di L’Haÿ-les-Roses ha avviato un’indagine che ha portato all’arresto di Joseph e dei suoi due figli il 26 marzo.
Il fenomeno a quanto pare sta diventando sempre più diffuso. Qualche mese fa, nel dicembre 2024, un caso simile è stato processato a Chartres, nell’Eure-et-Loir. L’imputato aveva stipulato polizze caso morte con una ventina di compagnie assicurative, prima di fingersi morto. La madre, complice, aveva rubato una serie di certificati medici dall’ospedale e il decesso era stato dichiarato in municipio. Alla fine, è stato grazie alla vigilanza di un dirigente che una compagnia ha scoperto la truffa.
Gli assicuratori stanno cercando di organizzarsi all’interno di associazioni come Alfa (l’agenzia per la prevenzione delle frodi assicurative) per recuperare il ritardo e condividere le migliori pratiche. Le compagnie si sono rese conto della posta in gioco nelle frodi e stanno investendo in software antifrode e nella formazione dei dipendenti per cercare di arginarle, anche se per il momento non riescono a ridurne la frequenza.
Nel 2023, secondo Alfa, l’ammontare delle frodi individuate nel settore delle assicurazioni previdenziali raggiungerà i 96 milioni di euro, rispetto ai 90 milioni di euro del 2022. Una cifra che continua a crescere nel corso degli anni.