Nel primo trimestre del 2025 gli attacchi di phishing hanno avuto un’impennata significativa, secondo il rapporto trimestrale pubblicato da Cisco Talos: questo tipo di minaccia ha rappresentato il metodo di accesso iniziale nel 50% dei casi analizzati, in netto contrasto con i trimestri precedenti. Allo stesso tempo è diminuito l’utilizzo di account validi per l’accesso iniziale, nonostante fosse stato il vettore principale nel 2024.

Riflettori puntati anche sugli incidenti ransomware e pre-ransomware, che hanno costituito una quota leggermente maggiore del totale delle minacce rilevate. Le analisi di Cisco Talos sugli eventi pre-ransomware hanno evidenziato come l’attivazione tempestiva del team di risposta agli incidenti e il monitoraggio accurato delle tattiche, delle tecniche e delle procedure (TTP) degli aggressori siano stati determinanti per interrompere gli attacchi prima dell’effettiva diffusione del malware.

Il phishing si è confermato la tattica principale per l’accesso iniziale alle reti, responsabile del 50% degli attacchi rilevati, un aumento significativo rispetto al periodo precedente, quando non raggiungeva nemmeno il 10 %. Tra le tecniche di phishing, il vishing (phishing vocale) ha prevalso, costituendo oltre il 60% dei casi. Tuttavia sono stati riscontrati anche altri vettori, come allegati e link malevoli e campagne BEC (Business Email Compromise).

Nel trimestre in esame, si è osservata una prevalente adozione del phishing per acquisire credenziali valide, con il chiaro intento di entrare in profondità nelle reti bersaglio ed estendere il controllo. Questo modus operandi segna un’evoluzione rispetto al passato, quando il phishing era spesso finalizzato all’esfiltrazione di dati sensibili o alla facilitazione di transazioni fraudolente.

Gli incidenti ransomware e pre-ransomware hanno superato il 50% delle attività gestite da Cisco Talos, segnando un notevole incremento rispetto al 30% del periodo precedente. Una vasta campagna, contraddistinta dalle TTP dei gruppi BlackBasta e Cactus, ha preso di mira le aziende del settore manifatturiero ed edile, rappresentando oltre il 60% degli incidenti ransomware e pre-ransomware.

I settori più colpiti

Il settore manifatturiero è risultato il più colpito, con il 25% degli incidenti gestiti da Cisco Talos. Tale dato assume particolare rilevanza se confrontato con il secondo semestre del 2024, quando il principale bersaglio era stato invece il settore dell’istruzione, mentre nel trimestre attuale non si sono riscontrati incidenti diretti a organizzazioni appartenenti al comparto educativo.